Silenzio, bramito in corso. Troppi visitatori nella piana del Cansiglio e il cervo si stressa nella stagione del corteggiamento

Per molti è diventato un appuntamento imperdibile e da ripetere ogni autunno, per altri una novità a cui avvicinarsi con curiosità e interesse, per altri ancora un vero e proprio prodotto turistico di destinazione da promuovere. Di sicuro, intorno al bramito dei cervi nella foresta regionale del Cansiglio, si è creata fin troppa attenzione tanto che la regione Veneto è stata costretta ad intervenire. Attenzione, bramito in corso! Questo il messaggio che da ottobre fino all’arrivo dei primi freddi campeggia nella segnaletica della foresta per il periodo dei corteggiamenti. Una pratica naturale che richiama nell’ampia piana del Cansiglio branchi numerosi di cervi, ma anche tantissimi – gli esperti dicono troppi – visitatori che voglio assistere a questo fenomeno.

La cartellonistica, di forte impatto, spiega che il bramito dei cervi è sì un fenomeno che merita di essere osservato e ascoltato, ma soprattutto che rappresenta una fase biologica molto delicata per la vita e la riproduzione di questi animali. La presenza dei visitatori, quando è invadente, rischia perciò di essere fonte di stress per questi importanti ungulati al punto che può vanificare lunghe ore di rituali. I visitatori pertanto vengono invitati a rispettare una serie di regole fondamentali quali evitare rumori, non utilizzare fari e luci, non avvicinarsi a piedi ai siti dove sono in corso i corteggiamenti.

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