ROMA – Preoccupa l’annuncio dell’Amministrazione statunitense dell’entrata in vigore, il prossimo 14 ottobre, di dazi al 10% sul legname e al 25% sui mobili europei.
Per Confagricoltura si tratta di un’iniziativa che rischia di frenare la lunga fase positiva che l’export Ue Oltreoceano di prodotti in legno sta vivendo ormai da quattro anni. Gli effetti sull’intera filiera, di cui fanno parte aziende agricole e proprietari di foreste, sarebbero durissimi.
La Confederazione chiede un intervento deciso da parte della Commissione Ue sul tavolo delle trattative con gli Usa, e interventi importanti in favore del settore. Inoltre, sollecita l’Europarlamento ad approvare il prima possibile la proposta fatta dalla Commissione di rinvio di un altro anno per l’entrata in vigore del Regolamento sulla Deforestazione (EUDR). L’applicazione, in questa fase, dei nuovi oneri finanziari e burocratici previsti significherebbe zavorrare ancora di più l’intera filiera.
L’export verso il mercato statunitense di mobili italiani sta facendo già i conti con una flessione del 7,7% registrata a luglio (dati Istat), provocata dal dazio al 15% previsto dal precedente Accordo Quadro tra Washington e Bruxelles. Secondo il Centro Studi di FederlegnoArredo, sui 52 miliardi fatturati dalla filiera legno-arredo nel 2024, il mercato statunitense vale 2,2 miliardi.