Planeta, report della vendemmia 2007

Quest’anno iniziamo il report con una riflessione a proposito delle anticipazioni riportate dai media circa la qualità della vendemmia 2007. Chi fa il nostro mestiere sa bene quanto siano effimere e prive di alcun fondamento scientifico le previsioni climatiche a lunga scadenza: eppure, già dalla primavera si parlava di vendemmia anticipata, di estate rovente e dei soliti scenari semi-apocalittici. L’agricoltore è abituato ai repentini passaggi dal caldo alla pioggia, dal freddo al vento: madre natura è imprevedibile (e piuttosto arrabbiata con l’uomo). Si è anche parlato di presenza di peronospora e di gravi danni alla viticoltura siciliana. Siamo a raccontare la storia di una vendemmia totalmente diversa; la spiegazione di quello che diciamo, come sempre, sta nell’andamento climatico che l’ha preceduta e che si è avuto nel corso di essa. Sulla peronospora, ci limitiamo a dire che in nessuno dei nostri vigneti abbiamo avuto alcun danno dovuto ad essa.
Aspetti climitici
Una breve descrizione dell’andamento climatico che ha portato alla vendemmia 2007 è fondamentale. C’eravamo salutati con un autunno 2006 chiuso con delle buone piogge ottobrine che avevano ben preparato la vite al riposo autunnale ed invernale. È seguito un inverno relativamente mite, caratterizzato da temperature mai troppo basse e piovosità inferiore alla media. Un andamento climatico in linea con quanto avveniva nel resto d’Italia, con la differenza che nella nostra regione gli inverni miti sono la norma. A questo inverno che ci aveva fatto temere per le riserve idriche estive – è seguita una primavera insolitamente ricca di precipitazioni, con abbondanti eventi piovosi
che hanno interessato tutta la nostra regione sino all’inizio di maggio. Ecco perché in Sicilia non vi erano per nulla i presupposti per una vendemmia anticipata, addirittura sino a metà luglio si pensava ad una vendemmia in ritardo. Da luglio in poi, i momenti più importanti per la definizione della qualità, il clima è stato particolarmente propizio. Dopo un paio di brevi ma intense ondate di caldo – tipiche del periodo dal 20 Luglio al 15 Agosto – il tempo si è messo al bello, le temperature si sono stabilizzate e una persistente alta pressione ci ha regalato una vendemmia priva di pioggia (la prima, timida precipitazione è arrivata il 25 settembre!) e con maturazioni straordinarie. Per chi ama i confronti, a nostro avviso le annate recenti più assimilabili al 2007 sono, in Sicilia, il 1997 e il 2001. L’ultimo giorno di vendemmia, quest’anno il 2 ottobre, come da tradizione il grande pranzo conclusivo, che riunisce tutti quelli che hanno partecipato alle fatiche della vendemmia 2007.
Le uve e le zone
Giudicare il valore relativo di ogni vino e di ogni uva è un po’ più difficile che giudicare la vendemmia nel suo complesso. A noi piace lasciarlo fare a chi poi berrà i vini, proviamo solo a dare qualche indicazione distinta per zona e per vitigno:
* Menfi e Sambuca.
Le uve erano preparate al meglio ed il risultato è stato una vendemmia bellissima, con punte di qualità per i bianchi nel Fiano e nel Grecanico, per i rossi nello Syrah e nei due Cabernet. I bianchi sono intensi e potenti senza eccedere. I rossi sembrano avere una bellissima e profonda tannicità. Questo anche grazie alle basse produzioni per ettaro (-10/15%), che hanno influito sullo spessore dei rossi senza bisogno di forti interventi in verde. Ricchi e in stile Planeta lo Chardonnay e il Merlot.
* Vittoria e Noto.
Una vendemmia sicuramente favorevole al Nero d’Avola, che ha un grande alleato nelle vendemmie asciutte. Lui, nobile siciliano, soffre le piogge e l’umidità eccessiva – non è abituato – e quindi si è giovato di un settembre asciutto. Avremo un Cerasuolo molto intenso e varietale, dove Frappato e Nero d’Avola si completeranno bene. A Noto il lavoro sulla vigna inizia a dare i suoi frutti e il percorso di miglioramento sul Nero d’Avola, complice la bell’annata, fa un altro passo avanti nella direzione della ricchezza d’intensità e di frutto peculiari di questa varietà. Dalle campagne siciliane è tutto.

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