Grano Cappelli, produttori preoccupati. «Intervenga il ministro»

Via il cappello dal nostro grano. Con la conferenza alla Camera per la tutela del grano Senatore Cappelli, sono stati illustrati gli i motivi della preoccupazione delle aziende impegnate nella coltivazione e nella trasformazione del Grano Cappelli. Oltre alla richiesta di intervento al Ministero all’Agricoltura.

gianni_fabbris_cameraE’ intervenuto Gianni Fabbris (a nome di Altragricoltura di cui è coordinatore e di LiberiAgricoltori), prendendo atto delle dichiarazioni rassicuranti del Ministro Martina: «Probabilmente il Ministro non è informato di quanto grande sia la preoccupazione del mondo delle imprese italiane – ha detto Gianni Fabbris – che negli ultimi anni hanno investiti importanti risorse per dare vita a processi innovativi e di filiera. Se vuole sincerarsene, come credo che dovrebbe, basta convocare un tavolo con quanti stanno chiedendo di incontrarlo per presentargli carte e documenti. Noi formalizzeremo, insieme ad altri, la richiesta nei prossimi giorni convinti, come siamo, che il ruolo del Ministro debba essere di garante dei diversi soggetti in campo e che un patrimonio decisivo come quello del grano Cappelli per la granicoltura del Mezzogiorno e delle isole accumulato in quasi duecento anni di storia di lavoro contadino e dei nostri tecnici, non possa essere liquidato assegnando la commercializzazione in quindici giorni con una procedura senza le adeguate garanzie di trasparenza come in realtà è accaduto. Sappiamo bene che il CREA mantiene l’esclusiva del “brevetto” del seme ma quando assegna in regime di esclusiva la sua commercializzazione ad un soggetto privato e quando questo privato (la SIS) applica modalità monopoliste, arrogandosi il diritto di scegliere a chi venderlo e imponendo nei fatti la riconsegna del prodotto e l’uso dei servizi tecnici di un soggetto terzo, allora non è possibile nessuna sottovalutazione ne alcuna riduzione del rischio e l’allarme è fin troppo giustificato. Il Ministero (che ha il compito di vigilare sul CREA) – ha proseguito Fabbris – ha il dovere di accertare e intervenire e ascoltare le critiche per fugare ogni dubbio. Soprattutto quando queste critiche grano_cappellicoinvolgono un Sindacato Agricolo che interloquisce con il Ministero, che affianca con il suo logo le azioni sul grano Cappelli della SIS e quando i servizi tecnici proposti sono riconducibili al CAI (i Consorzi Agrari d’Italia, la holding dei Consorzi agrari riconducibili al sistema Coldiretti). Ribadiamo la disponibilità e la richiesta di incontrare il Ministro Martina perchè ascolti le motivazioni che, peraltro, stiamo portando nelle sedi legali italiane ed europee per le valutazioni del caso».
Convention a gennaio Fabbris ha inoltre confermato che entro il mese di gennaio 2018 si terrà a Roma una convention fra quanti stanno esprimendo critiche e riserve sulle procedure d’assegnazione ed avranno sottoscritto il documento dal titolo “Via il cappello dal nostro grano” che sta circolando in questi giorni.

 

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