Vino, Toscana da record per il Gambero rosso

E’ toscano il miglior vino rosso italiano, ed appartiene alla nostra regione anche il record dei vini premiati. E’ questo l’autorevole parere di Gambero rosso e Slow food che oggi, al Salone del gusto di Torino, hanno presentato la loro guida 2007. «Uno straordinario successo per la nostra regione e soprattutto per i suoi produttori che dimostrano di saper tenere armonicamente insieme qualità, impegno e creatività» ha commentato l’assessore regionale all’agricoltura Susanna Cenni; l’assessore è stata invitata sul palco dell’auditorium a consegnare ufficialmente il premio più ambito, quello di miglior vino rosso dell’anno, a Diego Molinari, quale produttore del Brunello di Montalcino 2001. Il vino considerato numero uno è stato realizzato nei vigneti dell’azienda di Cerbaiona, naturalmente a Montalcino. Ma accanto al premio speciale, la Toscana ha messo insieme anche il più alto numero di riconoscimenti: dei 282 vini che sono stati premiati con i ‘tre bicchieri’, la più alta valutazione del Gambero rosso, ben 55 sono prodotti da viticoltori toscani. Seguono il Piemonte (53), il Friuli Venezia Giulia (29), il Veneto (24).
Dopo la presentazione della Guida dell’Espresso (anche in quel caso con record di punteggi per i vini toscani), quella di Torino è stata una nuova affermazione di squadra dei vini toscani ottenuta nell’ambito di un percorso estremamente selettivo, nel quale sono stati recensiti ben 16mila vini di oltre duemila aziende. «Ma i nostri produttori – ha sottolineato l’assessore – non temono gli esami, anzi li ritengono utili a monitorare costantemente la qualità delle loro produzioni e a confrontarsi con i loro colleghi. Lo abbiamo visto anche in occasione della recente selezione dei vini toscani, tenutasi a Siena, cui hanno partecipato la quasi totalità delle nostre aziende. Questo loro impegno costante a migliorarsi è un traino prezioso per tutta l’agricoltura della nostra regione, che ha nella sfida della qualità e della tipicità il suo punto di di forza per sostenere la sua competitività nei mercati nazionali e internazionali».

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