Brunello: presto la verità no a sciacallaggi mediatici

La vergognosa campagna mediatica che ha accostato Montalcino e le sue aziende alle indagini in corso in alcune regioni italiane sulle gravi frodi ai danni del vino italiano è inaccettabile”. Con queste parole Franco Ceccuzzi e Susanna Cenni, candidati alla Camera per il Partito Democratico sono intervenuti ad un’iniziativa dedicata ai consorzi di tutela dei prodotti di qualità. All’incontro erano presenti anche Luca Gattavecchi, presidente del Consorzio del Vino nobile di Montepulciano; Massimo della Giovampaola, sindaco di Montepulciano; Claudio Galletti, presidente dell’Enoteca Italiana; Mauro Rosati, segretario generale Qualivita. Il riferimento è a quanto uscito sulla stampa in questi giorni dopo l’indagine della Magistratura che avrebbe sequistrato intere produzioni di Brunello e vigneti a Montalcino colpevoli di frode commerciale (leggi agricultura.it).

Fiducia nella Magistratura – “Quando parliamo di prodotti di eccellenza e di territorio ad alto pregio – hanno detto Ceccuzzi e Cenni – non possiamo non fare riferimento a Montalcino e al suo Brunello, un prestigioso prodotto divenuto uno dei simboli per eccellenza della qualità italiana. Ci auguriamo che le indagini possano concludersi prima possibile per stabilire, in maniera certa, le violazioni e le responsabilità. Dalla magistratura, verso la quale esprimiamo la nostra fiducia, ci aspettiamo inflessibilità e chiarezza per la tutela di tutti i consumatori, di tutti i produttori e dell’intero tessuto economico ilcinese e della provincia di Siena che trae ricchezza e prestigio dal comparto vitivinicolo e che non deve essere danneggiato da alcun soggetto. Per questo occorre chiarire al più presto se vi siano stati comportamenti fraudolenti o illegittimi. La nostra idea di sostenibilità riguarda l’ambiente, la socialità e, soprattutto, l’etica”.

Vergognosa campagna ai danni del Brunello – “In questo momento – hanno detto i due candidati – riteniamo importante che le istituzioni locali, quelle regionali e lo stesso Ministro dell’agricoltura seguano da vicino tutte le evoluzioni di una vicenda così delicata. Occorre reagire con la richiesta della verità e senza chiusure alla vergognosa campagna mossa ai danni del Brunello, accostato a sofisticazioni e grandi frodi su prodotti che niente hanno a che fare con vini di alta qualità che vengono sottoposti a molteplici controlli dalla vigna alla cantina. Ci auguriamo infine che i produttori sappiano reagire con forza e compattezza per dimostrare il valore e la qualità indiscutibile del Brunello di Montalcino, espressione mondiale del ‘Made in Tuscany’ e del ‘Made in Italy’. Quando l’inchiesta sarà conclusa dovremo essere in grado, tutti insieme, di aprire una stagione nuova, che certo troverà l’appoggio di tutti i livelli politici ed istituzionali, per rilanciare con forza l’immagine di Montalcino, del suo Brunello e di tutta la provincia di Siena. Siamo vicini – hanno concluso Cenni e Ceccuzzi – alla comunità di Montalcino, ai produttori, ai lavoratori e al sindaco Maurizio Buffi”.

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