Il Patronato Inac in piazza per difendere pensioni e giovani

Anche a Siena come in cento città italiane il Patronato Inac-Cia Siena scenderà in piazza per il futuro delle pensioni. Sotto lo slogan “Pensioni, oggi, ieri e… domani?”, l’Inac, il patronato dei cittadini promosso dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori incontra nuovamente i cittadini. Dopo il successo dello scorso anno, l’iniziativa si ripete sabato 10 maggio a Siena, in piazza Salimbeni, ed è tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema di grande interesse e attualità, quello della previdenza. Ma l’attenzione non sarà rivolta soltanto agli anziani. Verranno coinvolti anche i giovani ai quali è necessario costruire un sistema pensionistico adeguato. Insomma, affrontare e discutere le politiche necessarie per come salvaguardare il potere di acquisto e costruire le pensioni del domani.

Raccolta firme – Non solo. La mobilitazione dell’Inac, che vedrà scendere nelle piazze centinaia di operatori del patronato pronti a dare risposte valide ai cittadini che visiteranno gli stand ed i gazebo allestiti in piazza Salimbeni, avrà al centro anche un’importante iniziativa: “Si tratta dell’avvio di una petizione popolare con la raccolta di firme per chiedere l’abolizione delle “finestre di accesso” – spiega la responsabile senese del Patronato Inac, Daniela Zamperini – per la pensione di vecchiaia e per quella anticipata con 40 anni di contributi, che spostano la decorrenza della pensione ad un periodo successivo rispetto a quello di raggiungimento dei requisiti”. In attesa di percepire la pensione, come oggi previsto dalla nuova legge entrata in vigore lo scorso primo gennaio, il lavoratore che ha raggiunto 40 anni di contributi, dovrà, infatti, continuare a lavorare e a versare contributi che – sottolinea l’Inac – non daranno alcun rendimento, mentre il lavoratore che ha raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia, dovrà continuare a lavorare anche dopo l’età pensionabile.

Le richieste dell’Inac – “Come Inac – sostiene Daniela Zamperini – chiediamo che compiuti i sessanta o i sessantacinque anni, la pensione di vecchiaia venga corrisposta, come in passato, a decorrere dal mese successivo. Per questa ragione chiediamo il sostegno dei cittadini che invitiamo a partecipare numerosi alla nostra iniziativa ed a sottoscrivere una Petizione popolare, la cui positiva riuscita sarebbe un atto di giustizia nei confronti di milioni di persone”. Quindi, sabato 10 maggio, l’Inac inviterà i cittadini a “non stare alla finestra”, ma a scendere in piazza per “chiuderla” sulle pensioni. Negli stand e nei gazebo informativi, gli operatori del patronato saranno a disposizione dei cittadini anche per offrire consulenza e informazioni sui servizi che si svolgono in campo socio-previdenziale. L’elenco completo delle varie iniziative è disponibile sul sito internet www.inac-cia.it

Siena

Marta Santopolo

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