Il vino toscano alla conquista della Cina

Il vino toscano approda in Cina. Lo sbarco e’ previsto per martedi’ 8 luglio a Shangai, dove verra’ inaugurata la sede dell’ Yishang wine business consulting un centro interamente dedicato alla promozione e alla diffusione del nostro prodotto d’eccellenza.
 
La porta d’Oriente – L’iniziativa e’ stata presentata oggi a Firenze dall’assessore regionale alle attivita’ produttive e all’internazionalizzazione del sistema produttivo Ambrogio Brenna, nel corso di una conferenza stampa in cui sono stati illustrati natura e finalita’ della nuova sede, voluta dalla Regione e realizzata dall’Enoteca italiana di Siena. "Yishang – ha spiegato Brenna – nasce dall’idea di creare in Cina una porta d’accesso privilegiata per la cultura del vino e per tutti quegli operatori toscani di settore che intendono promuovere il suo consumo e che vogliono incontrare i protagonisti del mercato cinese (importatori, distributori, giornalisti, sommelier). L’obiettivo e’ quello di accreditare la sede di Yishang come centro di eccellenza per occasioni di presentazione dei vini toscani, per seminari, degustazioni, eventi culturali ma anche come punto d’appoggio per gli operatori che intendono proporsi sul mercato cinese".

Il vino toscano in Cina –  Il mercato del vino e’ in fortissima espansione in tutta l’area asiatica, in quella cinese in particolare: secondo l’Istituto per il commercio estero, la crescita nei prossimi cinque anni oscillera’ tra il 10 e il 20%. Gli attuali consumatori cinesi (circa 10 milioni ) aumenteranno notevolmente e dunque si incrementeranno le potenzialita’ di accesso per i nostri produttori. Nel 2007 la Toscana ha esportato in Cina vini rossi di qualita’ per una valore di oltre 1 milione e 670 mila euro con un +71,1 rispetto al 2006; trend positivo anche per i bianchi: +30%. In questo modo la nostra regione ha contributo alla crescita complessiva delle esportazioni italiane di vino sul mercato cinese: l’Italia e’ al quarto posto tra i Paesi esportatori dopo Francia, Cile e Australia.Il consumatore tipo fa parte del ceto medio alto, ha un’eta’ compresa tra i 30 e i 45 anni, abita in citta’ e concepisce il vino sopratutto come status symbol.

Vetrina per le imprese toscane – La sede di Shangai, diventera’ poi vetrina e punto di coordinamento di tutte le attivita’ promozionali legate al vino , ma sara’ allo stesso tempo a disposizione di ciascuna azienda toscana che vorra’ effettuare iniziative promozionali e degustazioni. Sara’ un autentico "avamposto" del vino toscano in Cina. Una sorta di enoteca poli-funzionale, nel cuore della super potenza d’Asia, per affermare e diffondere la cultura enologica della nostra regione. La nuova sede del vino toscano a Shangai, Shanghai Yishang Wine Businness Consulting, occupera’ una superficie di 380 metri quadrati a Luwan, distretto centrale della vitalissima capitale economica della Cina moderna. Nata da un progetto della Regione Toscana, la nuova sede e’ gestita da una societa’ costituita dall’Enoteca Italiana di Siena e’ promossa e sostenuta finanziariamente, oltreche’ dalla Regione, dal Monte dei Paschi di Siena, dalla Fondazione del Monte dei Paschi di Siena, dalla Provincia di Siena, dalla Camera di Commercio di Siena. Al progetto partecipano anche alcune Province toscane (Firenze, Grosseto, Arezzo) e alcuni Consorzi di tutela (Chianti, Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Nobile di Montepulciano, Vernaccia di San Giminiano). La struttura, dotata di tutte le attrezzature necessarie per lo svolgimento di degustazioni e di corsi di formazione rivolti a quanti in Cina si avvicinano al vino per motivi professionali, ma non solo, dispone inoltre di ambienti e di strumenti della comunicazione, a disposizione di tutti i soggetti toscani interessati (aziende, ristoratori, sommelier ecc.), per l’attuazione di progetti di marketing, commerciali e tecnici, a supporto delle attivita’ di promozione dei vini toscani in Cina.

Marta Santopolo

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