Boschi italiani, un patrimonio da salvaguardare

“Difendere e conservare i boschi dai cambiamenti climatici e dagli incendi ed elaborare proposte concrete per una gestione forestale sostenibile". E’ questo l’auspicio del  Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia che giovedì 16 ottobre a Taormina aprirà il Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura che vedrà riuniti ai piedi dell’Etna i massimi esperti della scienza che studia l’impianto, la coltivazione e l’utilizzazione delle foreste.  "Tutelare e difendere i boschi – sottolinea Zaia – deve diventare obiettivo primario di una politica ecosostenibile rivolta alla conservazione delle aree verdi, non soltanto come patrimonio naturale da salvare, ma anche come fonte di materia prima imprescindibile per l’economia del Paese".

Tutela e sviluppo – Il Congresso, organizzato dal Corpo forestale dello Stato con la Regione Sicilia  e l’Accademia Italiana di Scienze forestali, verterà principalmente sull’analisi delle funzioni ecologiche del bosco e sulle sue interazioni con il resto della biosfera e con la società. Numerose le tematiche in agenda. Dalla tutela della biodiversità dei boschi e delle aree protette al contrasto agli incendi boschivi, dai cambiamenti climatici e dall’applicazione del Protocollo di Kyoto alla certificazione della filiera del legno e delle produzioni forestali. Un aspetto, quest’ultimo, dagli importanti risvolti economici. Basti pensare che il settore legno-arredamento in Italia importa il 90 per cento del proprio fabbisogno, tanto da rappresentare la terza voce di passivo nelle importazioni dopo l’energia e le derrate alimentari. Per contro l’export di arredamento, e del mobile in particolare, contribuisce a circa il 16 per cento del saldo attivo manifatturiero, tanto da fare di questo il terzo settore italiano in attivo commerciale subito dopo meccanica e abbigliamento.

Alti costi e bassi redditi – Spunti di discussione sui quali il Congresso di Taormina si propone di elaborare risposte esaurienti, sul piano scientifico, tecnico-programmatico nonché politico. Attività ad alti costi e bassi redditi, la selvicoltura richiede infatti una politica forestale e ambientale che preveda un sistema di incentivazione e di compensazione per i mancati redditi qualora siano imposte restrizioni all’uso del bosco. Il Convegno si concluderà con una mozione per la piena applicazione del concetto di gestione forestale sostenibile che farà da viatico alla Settimana Europea delle Foreste, consesso internazionale in programma a Roma dal 20 al 24 ottobre prossimi presso la sede della FAO.

Il Comandante Lonzi – “In Sicilia – anticipa i temi del congresso il comandante del Corpo forestale della Regione Siciliana, Michele Lonzi –  il patrimonio boschivo, ormai da molti anni, si sta evolvendo con la graduale sostituzione delle conifere con la macchia mediterranea. Nell’ultimo ventennio la superficie boschiva è aumenta di circa il 20%, visto che la Regione ha messo a coltura i terreni abbandonati dalle imprese agricole. Bisogna , però, guardare ai boschi non solo come risorsa ambientale da salvaguardare, ma come bene economico da sfruttare. E’ la grande scommessa della Regione per i prossimi anni". 

Obiettivi del congresso – "Il Congresso – prosegue il comandande Lonzi –  nasce anche sotto questi auspici: bene la salvaguardia del patrimonio boschivo perché bisogna allontanare il rischio inquinamento, la desertificazione, i disastri ambientali, ma bosco vuol dire anche selvicoltura e quindi produttività, dal razionale sfruttamento del legno al sottobosco, con i pascoli e la coltivazione dei frutti e dei beni che esso fornisce. Con il bosco, insomma, si può fare impresa e non solo tutelare l’ambiente.
Il mio riferimento è al progetto avviato con Federlegna: Confindustria è disponibile ad investire in Sicilia e questo vuol dire nuova ricchezza e nuova occupazione. Ma è solo un aspetto: come dimenticare infatti la piena fruizione del bosco da parte della gente che potrebbe essere educata alla sua conoscenza, con percorsi guidati e corsi di formazione: il bosco insomma come ambiente da amare e conoscere non solo per qualche giorno l’anno”. 

 

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