L’agricoltura toscana pensa positivo con la “cura” Martini

Su credito, allarme ungulati, ruolo delle agenzie e rilancio delle filiere produttive è favorevole il commento della Cia Toscana sulle dichiarazioni del presidente Claudio Martini rilasciate al termine dell’incontro che ha visto il governatore della Regione Toscana di fronte a tutto il mondo agricolo regionale (ad eccezione della sola Coldiretti).

L’intervento di Giordano Pascucci – "Si tratta di un importante passo in avanti – afferma il  presidente della Cia Toscana Giordano Pascucci – per la nostra agricoltura. Il presidente Martini, con cui da mesi abbiamo un dialogo fermo ma costruttivo e collaborativo, ha dimostrato, ma non c’erano dubbi, di avere a cuore quelle che sono le emergenze del settore in Toscana". Problemi che la Cia Toscana ha più volte ribadito al presidente e assessore all’agricoltura, in particolare lo scorso 7 luglio in occasione di un confronto organizzato dalla stessa organizzazione Cia.  "Sul credito – continua Pascucci – apprezziamo l’iniziativa di un incontro (previsto per il 6 novembre) con tutti gli istituti bancari della Toscana per una valutazione sulla situazione finanziaria e per contrastare le difficoltà delle nostre imprese, in un momento di grave crisi internazionale. Bene anche per quanto riguarda i danni all’agricoltura da parte della selvaggina: trovare in base a criteri scientifici quello che Martini ha definito un “tetto di sopportazione” della presenza degli ungulati nelle campagne attraverso un monitoraggio costante appare come una buona base di partenza per salvaguardare le aziende agricole".

Semplificazione delle procedure burocratiche – Positivo per la Cia la volontà di intervenire sulla semplificazione delle procedure burocratiche: "E’ necessario  migliorare sul tema della governance nella nostra regione – prosegue il presidente della Cia –, in questo caso è opportuno lavorare ad una corretta programmazione fra i molteplici Piani approvati che si intrecciano fra di loro e rendono complessa l’integrazione tra le politiche. Inoltre come ha ricordato lo stesso Martini, è opportuno ottimizzare l’efficienza delle agenzie regionali".

Rilancio delle filiere produttive – Per la Cia Toscana è necessario infine operare per un rilancio delle filiere produttive, sostenendo le produzioni locali, accelerare l’attuazione del programma di sviluppo rurale aprendo tutte le misure e l’approvazione del piano agricolo regionale. Altre tematiche indicate dalla Cia alla Regione Toscana restano aperte, e per questo la Confederazione italiana agricoltori regionale prosegue la mobilitazione e porta avanti contemporaneamente un confronto fermo e puntuale fatto di concertazione e dialogo costruttivo, "affinché – conclude Pascucci – si possa arrivare in tempi ragionevoli alla soluzione dei problemi dando così risposte adeguate agli agricoltori, che in questo momento di forte criticità hanno bisogno di un’iniezione di fiducia che può anche arrivare dal sostegno delle istituzioni".

Informazione pubblicitaria