Operazione Pesce Doc conclusa con 21 tonnellate di pesce sequestrato

"Il nostro sistema di controlli funziona anche sul fronte pesca e mercato ittico", ha dichiarato il ministro Luca Zaia. I nuclei ispettivi della Guardia costiera hanno verificato il rispetto delle normative nazionali ed europee in materia di cattura, produzione, commercializzazione e consumo dei prodotti della pesca. Sono state sequestrate 21 tonnellate di pescato; di queste, sei erano in pessimo stato di conservazione e inadatte al consumo.

La soddisfazione di Zaia – "Voglio ringraziare la Guardia costiera per i successi riportati in questi giorni, dimostrazione che il nostro sistema di controlli funziona anche sul fronte pesca e mercato ittico. Dobbiamo tenere alta la soglia di attenzione, perché la nostra politica della tolleranza zero sta dando i risultati sperati e i consumatori vogliono avere la certezza di acquistare pesce sicuro e di qualità. Continueremo su questa strada, per sanare ogni situazione sviluppatasi fuori dall’alveo della legalità, per garantire il lavoro degli operatori onesti e la massima sicurezza alimentare ai cittadini". Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato con queste parole l’operazione "pesce Doc", condotta dalla Guardia costiera in tutta Italia e conclusasi in questi giorni. 

Controlli della Guardia costiera – Sotto il coordinamento del Centro nazionale controllo pesca del Comando generale, i nuclei ispettivi della Guardia costiera presenti su tutto il territorio, hanno verificato il rispetto delle normative nazionali ed europee in materia di cattura, produzione, commercializzazione e consumo dei prodotti della pesca. L’operazione mirava essenzialmente a bloccare l’importazione e la commercializzazione di prodotti ittici sprovvisti di documentazione sulla loro provenienza o commercializzati illecitamente come prodotti tipici del Mediterraneo o come prodotti freschi.

L’ammiraglio Pollastrini – "Un giro di vite contro le frodi e a tutela dei consumatori, ha detto l’ammiraglio Raimondo Pollastrini, comandante generale del Corpo, necessario per interrompere commerci poco leciti, vere e proprie truffe nei confronti di chi cerca nei prodotti ittici acquistati qualità e caratteristiche garantite. Proprio per questo la massima attenzione è stata posta verso il pescato importato dal mercato asiatico particolarmente soggetto a sofisticazioni."

I numeri dell’operazione – Con l’operazione "pesce Doc" è stata controllata l’intera filiera della pesca: pescherecci, punti di sbarco, grossisti, mercati ittici, punti vendita nei supermercati, pescherie e ristoranti. In cinque giorni, 2000 tra ufficiali, sottufficiali e marinai sono stati impegnati nell’operazione; i controlli effettuati sono stati 8488. Particolare attenzione è stata posta verso i siti di commercializzazione: 954 sono state le verifiche in mercati ittici, grossisti e supermercati e 1259 quelle nei ristoranti, per un totale di 2172 multe effettuate ed un milione di euro di sanzioni. Sequestrate 21 tonnellate di pescato. Di queste, sei erano in pessimo stato di conservazione e comunque inadatte al consumo.

 

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