Dal vento e dal sole l’energia pulita della Campania

La Campania punta sull’energia eolica e solare. Lo ha deciso la giunta regionale approvando le linee guida innovative per l’autorizzazione di costruzione e l’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili. La proposta è stata presentata dagli assessori campani all’agricoltura e alle attività produttive, Andrea Cozzolino e all’Ambiente Walter Ganapini. Il progetto prevede una particolare attenzione alla produzione dell’energia elettrica da fonti eolica e solare che costituiscono, dal punto di vista tecnologico e strategico, le soluzioni di maggiore impatto e di più rapida applicazione. Viene, inoltre, semplificato e razionalizzato l’iter autorizzativo degli impianti in modo da accelerare tutta la procedura e favorire quei progetti e quelle infrastrutture a più elevato grado di efficienza e basso impatto ambientale.

Innovazione – “Le nuove linee guida sono uno strumento molto importante per accelerare l’installazione degli impianti elettrici ad energie rinnovabili e modernizzare quelli già esistenti – ha dichiarato l’assessore Cozzolino -. La nostra regione ha un grande potenziale di materie prime che sono il sole e il vento su cui dobbiamo fondare  la nostra politica energetica di sviluppo per i prossimi anni. L’obiettivo è produrre entro il 2013 il livello minimo del 20 per cento di copertura del fabbisogno energetico regionale attraverso fonti rinnovabili e del 30 per cento entro il 2020. Insomma far diventare la Campania una regione leader nel Mediterraneo per la produzione delle energie pulite e delle tecnologie più all’avanguardia”.

Investimenti – Nello specifico le linee guida propongono d’incrementare gli investimenti tecnologici sul territorio, creare le condizioni di convenienza insediativa per le imprese, sostenere innanzitutto i progetti che favoriscono l’aggregazione delle aziende e coinvolgono un maggior numero di segmenti produttivi; privilegiare i progetti efficienti, a minore impatto ambientale e, contemporaneamente, a maggiore impatto occupazionale. E ancora promuovere le filiere agro-energetiche locali e territoriali.

Teresa Pinto

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