Comitato vini: DO e controlli per promuovere eccellenze

"Sono convinto che la strada intrapresa per difendere le denominazioni,  con accurati controlli da parte degli organismi competenti, contribuirà non solo a preservare l’eccellenza del nostro patrimonio enologico, ma anche ad affermare ulteriormente sui mercati internazionali i nostri vini di qualità, come quelli dell’Oltrepò Pavese". Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato la decisione da parte del Comitato vini, riunitosi nei giorni scorsi, di ratificare il “Progetto Oltrepò Pavese”, per la riqualifica dei vini di eccellenza della provincia lombarda. L’assemblea ha anche approvato la modifica dei disciplinari di alcune tipologie di vini di altre Regioni.

Oltrepò – Il “Progetto Oltrepò Pavese” prevede l’estrapolazione dai precedenti disciplinari di alcune tipologie di vino legate a prestigiose menzioni tradizionali e a vitigni tipici del territorio, che transitano così al ruolo di DOC autonome. Si tratta dei vini “Bonarda dell’Oltrepò Pavese”, “Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese”, “Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese”, “Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese” e “Pinot Grigio dell’Oltrepò Pavese”.  Di conseguenza, è stato modificato il disciplinare dei vini DOC “Oltrepò Pavese”, che regolamenta le restanti tipologie.

Novità – Sono state riconosciute, sempre nell’area territoriale dell’Oltrepò Pavese, la DOC autonoma “Casteggio”, riferita ad un particolare tipo di vino rosso e la modifica del disciplinare della IGT dei vini “Provincia Pavia”. Il Comitato vini ha deciso, inoltre, la modifica dei disciplinari di alcuni vini di eccellenza appartenenti ad altre Regioni del Paese:

Provincia autonoma di Bolzano:

 modifica della DOC “Alto Adige”, con l’introduzione delle tipologie con nome di due vitigni: Chardonnay – Pinot bianco, Chardonnay – Pinot grigio, Pinot bianco – Pinot grigio;

 sono state adeguate anche la resa e il titolo alcolometrico per la tipologia legata al vitigno Kerner della sottozona Valle Isarco ed è stata proposta la riduzione di resa per ettaro per il vitigno Pinot nero della Valle Venosta;

 sono state introdotte le modifiche per la DOC Lago di Caldaro o “Caldaro”  e adeguata la base ampelografica per quanto concerne i vitigni complementari, nel limite del 15%;

Friuli Venezia Giulia:

 modifica DOCG “Colli Orientali del Friuli Picolit”, con l’adeguamento dell’estratto riduttore;

Piemonte:

 modifica DOC “Bramaterra”, adeguamento della base ampelografica e introduzione della menzione “riserva”;

 modifica della DOCG “Roero”, variazione della base ampelografia, con l’inserimento di altri vitigni a bacca bianca non aromatici, nel limite del 5%;

 modifica DOC “Freisa di Chieri”, adeguamento della base ampelografia, con l’introduzione, nel limite del 10%, dei vitigni complementari non aromatici.

 

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