Marte+, dall’Ue 6 milioni per lo sviluppo dell’Alto Mediterraneo

6 milioni di euro fino al 2013  per  incrementare  la competitività del settore agroalimentare nell’Alto Mediterraneo. Il progetto finanziato dall’Ue si chiama Marte+, significa MAre, Ruralità, Terra e coinvolgerà fino al 2013 Corsica, Liguria, Sardegna e Toscana, che ne è capofila.

Il progetto – Partendo dalle difficoltà congiunturali che stanno limitando lo sviluppo economico generale, le quattro regioni coinvolte hanno individuato nelle possibilità di operare insieme, offerte dal Programma operativo Italia-Francia Marittimo, un’opportunità strategica in settori tradizionali presenti in tutte e quattro le realtà produttive. L’idea base del progetto è quella di creare un percorso di sviluppo comune al settore agricolo e a quello della pesca, attraverso interventi mirati all’innovazione di prodotto e di processo e ad azioni di promozione congiunta delle produzioni transfrontaliere non tralasciando collegamenti con il settore turistico. Si tratta in sostanza di rivalorizzare una tradizione produttiva legata all’agricoltura e alla pesca innestando da una parte elementi di rinnovamento, come forme di accoglienza turistica legate ai luoghi di produzione, dall’altra recupero di capacità di commercializzazione puntando a fattori qualitativi legati alla filiera corta e alla sostenibiltà ambientale.

Le applicazioni in Toscana – Per quanto riguarda nello specifico la Toscana, l’intervento più significativo riguarda la creazione di due centri pilota innovativi capaci di promuovere di produzioni locali, ma anche di sviluppare punti di attrazione turistica legati ai prodotti di terra e di mare provenienti dall’intera area coinvolta nel progetto. La localizzazione dei due centri è stata individuata a Grosseto ( si chiamerà Porta Sud) e a Viareggio (che sarà invece Porta Nord). Il primo troverà sede all’interno del Parco regionale della Maremma, coinvolgendo l’Azienda agricola di Alberese; l’obiettivo è quello di creare un punto dedicato all’accoglienza turistica, dove sia possibile la degustazione e l’acquisto, ma anche sede di attività convegnistica e didattica. Il secondo avrà come punto di riferimento l’attuale sede dell’APT, ma avrà anche articolazioni operative distribuite sul territorio viareggino.

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