Manzato (Veneto), che l’Agea sia pagata da chi non ha enti regionali

“Federalismo significa stare a fianco dei propri cittadini e assumersi le proprie responsabilità. Chi non lo vuole fare, si paghi da solo i costi del centralismo e non chieda assurdità a chi già finanzia i propri organismi regionali”. La prende larga, l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, rispetto ad un tema che oggi considera non più ineludibile, quello degli organismi pagatori in agricoltura. “La costituzione dà alle Regioni competenze esclusive in materia agricola – ha ricordato Manzato – e sul tema degli organismi pagatori la Corte dei Conti ha censurato il comportamento di quelle Regioni che, violando un preciso obbligo di legge, non hanno costituito la loro struttura per pagare gli agricoltori. E meno male che Agea oggi può vantare maggiore efficienza di un tempo. Noi però abbiamo già dato”. 

Il primato veneto, lombardo, toscano e dell’Emilia Romagna – A cosa si riferisca Manzato è chiaro: Avepa, l’agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura, è stata una delle quattro riconosciute per prime a livello nazionale assieme a quelle di Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna, e la prima autorizzata a livello comunitario. Il suo costo è sostenuto dalla Regione e dunque dalle tasse dei veneti, che già se ne vedono trattenere parecchie a Roma (circa 7 miliardi l’anno non tornano sul territorio regionale) e che devono anche pagare l’Agenzia nazionale, che opera principalmente per le Regioni che non hanno ancora provveduto ad attuare un preciso obbligo legislativo, “non una facoltà”, come ricorda Manzato. “Di fronte a questa situazione – ha concluso l’assessore veneto – intendo farmi promotore di un’iniziativa normativa affinchè a finanziare i costi di gestione di AGEA siano le Regioni che non hanno istituito il loro organismo pagatore regionale”.

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