Le fiere italiane danno vita al progetto Agri-Cultura

Si chiama Agri-Cultura, l’accordo di collaborazione finalizzato alla sicurezza degli operatori, dell’ambiente e delle produzioni, muove i primi passi. Il taglio del nastro del progetto, è avvenuto alla Fiera della meccanizzazione agricola di Savigliano, Cuneo, che si è svolta la settimana scorsa, dove Fiera Emaia ha presentato la XXVII edizione di Agrem testimoniando, con il presidente Salvatore Di Falco, l’importanza dell’accordo collaborativo tra Savigliano stessa, l’Emaia di Vittoria e Agriumbria,  ad Umbria Fiere di Bastia Umbra, che apre domani i battenti.

Agri-Cultura – E’stato il direttore dell’Enama, Sandro Liberatori a introdurre il tema di Agri-Cultura: "Abbiamo fortemente – ha detto Liberatori – voluto questa collaborazione tra gli enti perché abbiamo visto un filo conduttore immediato tra le tre fiere oltre alla complementarietà dei temi trattati che convergono e completano l’argomento agricoltura in ogni suo aspetto. È un accordo che, ci auguriamo, possa continuare ad implementarsi negli anni, con un coinvolgimento maggiore oltre che delle Camere di commercio, anche delle Province e delle Regioni di appartenenza nell’ottica dell’arricchimento e della crescita comune". L’evento di Savigliano, infatti, particolarmente incentrato sulla meccanizzazione agricola fornisce il primo elemento del progetto globale; la prossima fiera, in programma a Bastia Umbra dal 25 al 27 marzo, vede la sua caratteristica principale nelle tematiche che gravitano attorno alla zootecnia. Il presidente della Fiera della Meccanizzazione di Savigliano, Martino Grindatto ha passato ora il testimone al presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari per un percorso che, al termine della fiera perugina, si concluderà proprio a Vittoria in occasione di Agrem 2011 in programma dall’1 al 3 aprile.

Realtà simili – "Rappresentiamo tre realtà simili per dinamicità e fulcro economico dei rispettivi territori – ha detto Salvatore Di Falco,  presidente di Fiera Emaia, Vittoria -. Ci completiamo a vicenda e siamo nelle condizioni di collaborare senza sovrapporci. Vogliamo farci carico di riportare alla ribalta il tema dell’agricoltura come volano di economia nazionale a nome di tutte quelle piccole e medie imprese che operano nei territori e sono presenti nelle nostre fiere". Unione come rafforzamento, quindi: "Legare ancor di più i nostri produttori alle loro terre – afferma Rosario Sallemi, direttore di Agrorà organizzatrice di Agrem – è fondamentale per insegnare ai consumatori quanto sia importante il rapporto tra cibo e territori. Nell’anno appena concluso si è registrata un’impennata degli acquisti diretti dai produttori, con un aumento record del 55% in tutta Italia: diventa dunque necessario supportare la produzione locale, offrendo la giusta vetrina e favorendo l’interscambio tra addetti ai lavori. Portare alla ribalta nazionale l’eccellenza della nostra produzione è il nostro obiettivo per dare vita al confronto tra le aziende del settore e soprattutto per incrementare lo sviluppo della filiera".

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