In calo infortuni sul lavoro in agricoltura

Diminuiscono gli incidenti in agricoltura e nell’industria. Nel 2010, rileva il Rapporto annuale 2010 Inail, i settori che hanno beneficiato di piu’ del calo infortunistico sono l’agricoltura – che ha registrato un calo del 4,8% degli incidenti e del 10% dei casi mortali – e l’industria (rispettivamente -4,7% e -10%). Il ramo dei servizi, invece, ha fatto registrare una sostanziale stabilita’ degli infortuni (+0,4%) e un calo modesto del 3% degli incidenti mortali. Nel complesso gli infortuni sono ammontati a 775.000 (-1,9%) e per la prima volta quelli mortali sono scesi sotto quota mille attestandosi a 980. Valutando i singoli settori, invece, rilevanti sono le costruzioni che fanno registrare una diminuzione di circa 10mila infortuni (-12,4%), mentre gli eventi mortali sono scesi da 229 a 215 (-6,1%). Una sensibile riduzione si registra anche nei settori portanti dell’industria pesante come la metalmeccanica, che fa registrare un calo medio del 3,5%, mentre per i casi mortali siamo addirittura intorno al 30%. Il calo registrato a livello nazionale ha interessato tutte le aree del Paese, in maniera crescente dal Nord al Sud (dal -1,3% del Nord-Ovest al -3,2% del Mezzogiorno passando per il -1,6% del Nord-Est e il -1,8% del Centro), quest’ultimo piu’ penalizzato degli altri dal calo occupazionale (-1,4% contro il -0,7% nazionale).

I numeri nelle regioni – A livello regionale, praticamente quasi tutte le regioni vedono contrarsi il fenomeno infortunistico con i risultati piu’ significativi in Piemonte (-3,6%), Veneto (-2,5%) e Campania (-6,5%). Nel Nord continua a concentrarsi il 60% degli infortuni, trattandosi d’altronde del territorio a maggiore densita’ occupazionale (52% degli occupati nazionali nel 2010). Le regioni con maggior numero di denunce di infortunio si confermano Lombardia (133mila casi), Emilia Romagna (106mila) e Veneto (87mila): tre regioni che concentrano da sole il 42% dell’intero fenomeno. La diminuzione del 6,9% delle morti sul lavoro e’ sintesi del forte calo al Nord-Ovest (15,2%, 41 vittime in meno), al Centro (-9,5%) che recupera cosi’ sul sensibile aumento fatto registrare lo scorso anno, al Mezzogiorno (-5,5%) e, infine, dell’aumento, pari al 3,7% (8 decessi in piu’) del Nord-Est.

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