Aceto Balsamico, a Modena un convegno sulla protezione della denominazione

Il convegno, promosso dal Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena IGP insieme ai Consorzi di tutela del più nobile Aceto Balsamico Tradizionale DOP, di Modena e Reggio Emilia, prende spunto dal numero crescente di imitazioni e contraffazioni che danneggiano questi famosi aceti emiliani e rappresenterà anche l’occasione per scoprire  – nella sede della stessa Camera di Commercio – una esposizione delle bottiglie contraffatte raccolte in giro per il mondo. “Un fenomeno che è in preoccupante aumento, non solo nei Paesi extraeuropei ma anche in quelli della Comunità Europea – sostiene Cesare Mazzetti, Presidente del Consorzio – e che incredibilmente sembra essersi rafforzato, anziché diminuire, proprio con l’avvenuta registrazione europea della IGP, nel luglio 2009”. Non si tratta, a detta del Consorzio, di un effetto negativo indotto dalla IGP, bensì del fatto che la registrazione ha reso pubblico il disciplinare produttivo, e ha propagandato ulteriormente il prodotto, evidentemente risvegliando “appetiti” economici tra i produttori alimentari di tutto il mondo, che lo hanno imitato soprattutto nel nome.
 
Stop alle contraffazioni – “Molti altri prodotti a denominazione protetta si sono attrezzati e hanno saputo combattere le imitazioni e contraffazioni a livello giuridico – afferma Enrico Corsini, Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP – e noi dobbiamo prendere spunto dai successi di Consorzi come quello del Parmigiano Reggiano, del Prosciutto di Parma e molti altri, per difenderci da un fenomeno che si sta allargando a macchia d’olio, e che oltre ai danneggiare i volumi di vendita dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, rischia di rovinare l’immagine del pregiatissimo Aceto balsamico Tradizionale, frutto di un millennio di tradizioni radicate nelle nostre terre”
 
Mipaaf
– Al Convegno, che fa parte di un programma di lavoro sostenuto dal contributo del Ministero delle Politiche Agricole, interverranno numerosi consorzi e loro associazioni, esperti giuridici e alti funzionari ministeriali, oltre che i rappresentanti delle istituzioni locali.
 

In allegato il programma del convegno di Modena

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