Il Veneto internazionalizza il sistema economico e produttivo

“La qualità è per le produzioni venete un prerequisito per concorrere sul mercato internazionale, ma occorre farla conoscere, diffonderla sempre più e trovare i giusti canali commerciali verso i Paesi esteri, in modo da darle tutta la forza che merita. Abbiamo lavorato per questo e nel 2012 verificheremo ulteriori risultati”. Marino Finozzi, assessore alla promozione e internalizzazione delle produzioni del Veneto, è soddisfatto le novità avviate nel corso del 2011, in sinergia tra Regione e sistema produttivo.
“L’anno che si chiude – ha sottolineato Finozzi – ha visto la nascita della società mista Regione – Unioncamere “Veneto Promozione”, prevista dal 2003 ma che ha preso il via dopo una gestazione eccessivamente lunga. E’ un braccio operativo che abbiamo voluto proprio per promuovere e internazionalizzare il sistema produttivo regionale, la cui dinamicità si fonda su decine di migliaia di Piccole e Medie Imprese. Come Regione ottimizziamo la spesa pubblica, cosa indispensabile soprattutto in tempi di ristrettezza di risorse economiche, ma puntiamo soprattutto a migliorare la qualità del modo in cui il Veneto si presenta nei mercati. L’azione concertata con il sistema camerale apre la strada a possibili sviluppi per tutto il mondo imprenditoriale, mettendo insieme risorse, uomini e mezzi in modo da fornire alle PMI strumenti innovativi, finanziari e di rapporti nei mercati esteri”.
Nel 2011 è peraltro proseguita l’azione di promozione dell’immagine del Veneto all’estero, che ha riguardato soprattutto il consolidamento e il rafforzamento dei settori che hanno un tradizionale rapporto con altri Paesi, in primo luogo il turismo e i segmenti ad esso collegati. “I numeri ci stanno confermando la positività delle azioni che abbiamo sviluppato – ha detto ancora l’assessore – e che contiamo servano ad accrescere e consolidare l’appeal del Veneto, la cui offerta si rinnova all’interno di un contesto legato alla sua cultura, alle sue tradizioni, alla qualità del territorio e dei suoi prodotti”.
E’ stata data continuità alla campagna straordinaria nei mercati di lingua tedesca, che sono oggi il principale cliente del turismo regionale. Con un investimento di circa 2 milioni di euro, sono stati coinvolti giornali, televisione e web. Per promuovere la montagna è stato finanziato con circa 1,2 milioni di euro un intervento straordinario per la promozione, la commercializzazione e la conoscenza del turismo montano del Veneto nel mercato italiano e in quelli europei emergenti.

Fondi europei – Grazie a fondi europei, sono stati realizzati quattro Centri informativi sulla Grande Guerra, altamente tecnologici e di forte impatto, che si propongono anche e soprattutto alle nuove generazioni. Si trovano a Rocca Pietore e Cortina (BL), Vittorio Veneto (TV) e Asiago (VI) e rappresentano un modo moderno per raccontare alle nuove generazioni la storia del passato, anche in vista del centenario del primo conflitto mondiale. Oltre mezzo milione di euro è stato investito per la valorizzazione turistica delle Ville Venete, “un sistema culturale e di valorizzazione del territorio ha ricordato Finozzi – di assoluta qualità e unicità, che ci consente di ampliare la stagione turistica e diversificare l’offerta di ospitalità. Oggi abbiamo un centinaio di Ville iscritte alla Carta dei Servizi, accessibili al pubblico e regolarmente aperte secondo orari prestabiliti”. Nel contesto della promozione va infine segnalato l’impegno di oltre 8,5 milioni di euro messi a disposizione dall’OCM vino per promuovere attraverso le imprese venete l’enologia regionale nei paesi extraeuropei. Il vino veneto è un prodotto di punta che ha saputo riposizionarsi in pochi anni ai vertici mondiali di apprezzamento, proponendosi anche con uno straordinario rapporto prezzo qualità e caratteristiche uniche che derivano principalmente da un’enologia autoctona che ha più di 2 mila anni di storia ma anche grandi capacità di innovazione. Le aspettative non sono state disattese e i risultati economici sono arrivati, con un ulteriore incremento delle della vendita all’estero delle eccellenze enologiche regionali, incremento che conferma il primato nazionale del Veneto nell’export del vino, con il 30 per cento del totale in quantità e valore.

 

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