Radicchio Rosso di Treviso contro le imitazioni internazionali

“Anche per il Radicchio Rosso di Treviso Igp serve una tutela internazionale”. Questo il pensiero di Paolo Manzan, presidente del Consorzio Tutela Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco Igp nel giorno di chiusura, a Berlino, di Fruit Logistica, la più importante fiera dei prodotti freschi ortofrutticoli, con più di 2.500 espositori da tutto il mondo. Il  Consorzio è ospitato nello stand della Regione Veneto, punto di riferimento anche per Treviso Mercati, per la Provincia di Treviso, per il Parco Regionale del Fiume Sile e per Apovf (Associazione Produttori Ortofrutticoli Veneto  Friulana).

Presenza – Il Consorzio ha assicurato la sua presenza durante tutti i tre giorni della maxi esposizione nel grande polo fieristico della capitale tedesca. Una presenza che ha consentito di verificare ancora una volta l’eccellenza del Radicchio Rosso di Treviso Igp. L’altra faccia dell’ammirazione, però, sembra essere l’imitazione: “Abbiamo notato tanto movimento attorno al nostro prodotto e abbiamo la certezza che ci sono tentativi di copiatura in atto”, denuncia Manzan. “Sappiamo che in Cile e in Russia sono nati prodotti simili, che possono essere spacciati come Radicchio Rosso, sfruttando il “sound” italiano del nome e rovinando così la percezione del prodotto stesso. Gli stessi russi sono venuti nello stand di Apovf per chiedere informazioni per migliorare l’imbiancamento del radicchio”, rivela il presidente del Consorzio.

Imitazioni – Un rischio, quello dell’imitazione, che i produttori trevigiani e veneti di radicchio certificato non possono permettersi: “La qualità di queste imitazioni straniere non è decisamente comparabile con il nostro prodotto autentico. Alcuni mistificatori stranieri fanno imbiancare il radicchio direttamente nei campi, coprendoli con dei tessuti particolari per mantenere una certa temperatura e farli germogliare di nuovo. Ne esce un prodotto all’apparenza simile al nostro, ma molto più amaro e flaccido rispetto alla dolcezza e alla croccantezza del vero Radicchio Rosso di Treviso, imbiancato nell’acqua sorgiva”, spiega Paolo Manzan. Pronto a dare battaglia in difesa della qualità e dell’autenticità del vero Radicchio Rosso di Treviso: “Per salvaguardare l’eccellenza dei nostri prodotti dobbiamo presentarci uniti di fronte al mercato, soprattutto quello internazionale. Per questo bisogna studiare una strategia per presentarsi in modo forte e univoco, dal packaging agli intenti commerciali”, propone il presidente. “Siamo una realtà fatta di molti campanili, non da abbattere ma da valorizzare. L’unico modo per farlo, però, è unirsi per difendere la qualità del nostro Radicchio Rosso e la sua autenticità, garantita dal marchio Igp”.
 

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