Miele italiano in crisi, fra il calo delle produzioni e la minaccia cinese

E’ crisi in Italia non solo per l’economia. In picchiata anche la produzione nostrana di miele che quest’anno sarà del 65% in meno rispetto all’annata 2011. Principali imputati: il clima torrido e la siccità. Lo rende noto l’Asga, l’associazione degli apicoltori delle provincie di Siena, Arezzo e Grosseto in vista della settimana del miele che si terrà a Montalcino dal 7 al 9 settembre prossimo.

Prezzi fermi – «Dalla Val d’Aosta alla Sicilia, il raccolto di miele risulta quest’anno drasticamente ridotto – sottolinea l’associazione – e se già la primavera non era andata bene, a causa delle piogge, anche i mieli estivi, sui quali gli apicoltori avevano puntato tutte le loro speranze, registrano un bilancio decisamente negativo a causa delle altissime temperature». Secondo i produttori non dovrebbe però esserci un aumento dei prezzi «impensabile in questo momento di crisi» però potrebbe esserci un aumento dell’import di miele cinese «prodotto – sostengono all’Asga – attraverso processi industriali e di scarsissima qualità, ma dal costo nettamente inferiore».

L’appello dei produttori ai consumatori – Da qui l’appello dei produttori a comprare miele italiano. «Quest’anno i consumatori avranno forse una minore scelta a disposizione – precisa Hubert Ciacci, presidente della “Settimana del Miele” perché alcune varietà sono state prodotte in quantità ridotte, ma non dimentichiamo che l’Italia è il Paese che vanta il maggior numero di mieli uniflorali al mondo, grazie ad un ricco patrimonio di biodiversità».

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