Sviluppo, innovazione e qualità nel futuro degli Agronomi e Forestali

“Dallo sviluppo sostenibile alla bioeconomia: una professione che investe sull’innovazione e la qualità per la crescita del Paese”. E’ questo il titolo del XV Congresso nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali – in programma a Riva del Garda (Tn), al Centro Congressi, fino al 18 maggio. Un congresso nazionale 2013 – per la prima volta in Trentino Alto Adige – che si sviluppa in un programma che prevede momenti di approfondimento professionale per la categoria. In primo piano le novità della riforma delle professioni e momenti di discussione sui temi di attualità, in particolare sulla progettazione di paesaggi e sistemi rurali sostenibili e sul trasferimento dell’innovazione nelle aziende agro-forestali.

I temi –
Due focus per approfondire attraverso un ping-pong di interventi due concetti attuali e temi di grande interesse per la categoria: smart rural e smart farm. Il primo focus dal titolo “Smart rural: progettare paesaggi e sistemi rurali intelligenti e sostenibili” verte sulla gestione dell’assetto territoriale; investimenti fra compatibilità e sviluppo; gestione forestale tra tutela e sviluppo del territorio; progettazione sistemi agriurbani: il ruolo degli spazi verdi. Il secondo focus “Smart farm: trasferimento dell’innovazione per la crescita delle aziende agroalimentari e forestali” per capire meglio i temi della bioeconomia: dalla sostenibilità all’integrazione ambientale; della produzione di cibo: il valore e lo spreco; la produzione di energia dai campi: strategia di lungo termine; fino al bosco nell’economia del futuro.

Il commento – «Fino ad oggi –– ha sottolineato Andrea Sisti, presidente Conaf -, lo sviluppo ed il progresso della società è stato determinato dal consumo di beni e di territorio con una strategia hard, in 150 anni è stato promosso uno sviluppo che ha consumato risorse naturali ed occupato territorio. Da alcuni anni la discussione si è incentrata su come rendere compatibile lo sviluppo. Il futuro dovrà avere, invece, una strategia soft, dove il modello della circolarità del ciclo naturale sarà centrale. Il passaggio dallo Sviluppo sostenibile alla Bioeconomia, cioè a processi economici basati sull’utilizzo completo delle biomasse e quindi sulla ri-progettazione degli schemi di sintesi agli schemi biologici sarà l’obiettivo dell’imminente futuro».

I temi congressuali –
Dedicate alla professione le quattro tesi congressuali: «Siamo in una fase di importanti novità per la professione, dopo l’approvazione della Riforma – ha illustrato Rosanna Zari, vicepresidente Conaf e presidente del Comitato organizzatore -: parleremo dell’assicurazione obbligatoria per la prestazione professionale; della formazione continua per la qualità della prestazione; delle società tra professionisti, attraverso un nuovo modello organizzativo della professione per entrare in Europa; nonché delle nuove regole ed opportunità sulla responsabilità del professionista».

L’appuntamento –
Fra gli eventi in programma il “Premio Montezemolo”, riconoscimento del Conaf dedicato a Massimo Cordero di Montezemolo «che va a premiare – ricorda il segretario Conaf Riccardo Pisanti – un personaggio che si è particolarmente distinto per la sua dedizione ed i risultati raggiunti nel mondo dell’agricoltura, dell’ambiente e del territorio». Si svolgerà inoltre la premiazione del primo concorso fotografico del Conaf e alcune delle immagini pervenute saranno in mostra nei giorni del Congresso. Fra gli ospiti sono previsti rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali, personalità del mondo agricolo e delle professioni, con la partecipazione del presidente dell’Associazione mondiale degli ingnegneri agronomi Maria Cruz Diaz Alvarez.

I numeri della categoria –
Gli iscritti all’Ordine in Italia sono 21.750, erano 16.091 nel 2003 e 13.095 nel 1999. L’81,6 degli iscritti sono dottori agronomi e il 15,9 dottori forestali; l’80,2% uomini e il 19,2% donne. La regione con più professionisti iscritti è la Sicilia (3.502), quindi la Toscana (1.832) e la Puglia (1.823). In Trentino Alto Adige ci sono 481 iscritti suddivisi nei due Ordini provinciali di Trento e di Bolzano.

Tutte le informazioni sul XV Congresso nazionale ed programma completo sul sito Conaf

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