Giovani e agricoltura: ‘La mia è una scelta di vita, per amore per la Sicilia e per il vino’

Giovani e agricoltura. Un rapporto sempre più stretto. Una scelta di vita ed anche una soluzione per sfuggire dalla crisi economica e occupazionale che contraddistingue il nostro tempo. Non sono tutte rose e fiori però, anzi, l’esperienza concreta della quotidianità mette di fronte i giovani imprenditori agricoli a delle vere e proprie sfide, spesso molto dure. «E’ una sfida non facile – racconta ad agricultura.it Rosaria Pantaleone, titolare di una azienda produttrice di vino a Castelvetrano Selinunte (Trapani) -. Comunque noi siamo sempre fiduciosi che l’agricoltura possa essere il motore per la ripresa e che quindi tra 15 anni saremo ancora qui a lavorare per migliorare sempre di più la qualità nel rispetto dell’ambiente e della natura».

L’etica dell’azienda – Poche parole ma idee chiare su quello che è e sarà il vademecum dell’azienda agricola Panda di proprietà della famiglia Pantaleone a Castelvetrano, all’ombra dell’acropoli di Selinunte. Nata nel 2004, l’azienda agricola compirà il prossimo anno i dieci anni di età: per Rosaria Pantaleone, è molto di più che una semplice attività imprenditoriale: «La mia famiglia è siciliana ma per un breve periodo ha vissuto a Milano dove io sono nata e cresciuta – racconta -. Sono diplomata in ragionieria, poi ho acquisito sia attraverso corsi di formazione sia attraverso l’esperienza diretta in campo le competenze necessarie per la gestione di un azienda agricola. E da quando ho 19 anni che, soprattutto grazie alla passione di mio padre, ho intrapreso questa attività: adesso mi occupo sia della parte agricola che di quella commerciale».

Le produzioni –
Rosaria racconta anche l’amore per i suoi terreni: «Ci siamo innamorati di questo piccolo scorcio di Sicilia che guarda il mare ed il Parco archeologico di Selinunte. I nostri primi lavori sono stati di ristrutturazione dei vigneti con l’istallazione dell’impianto graduale. La prima produzione di vino è stata nel 2007 con il Nero d’Avola e lo Chardonnay». L’azienda oggi è composta da circa 9 ettari di vigneto (per circa il 90% in pianura) divisa dal fiume Modione a circa 3 km dal mare. Attualmente vengono prodotte 4 tipologie di vini tutti in purezza per circa 20mila bottiglie. «Il Nero d’Avola “Evoè” – spiega Rosaria Pantaleone –è il tipico vitigno siciliano che sa rappresentare le caratteristiche della Sicilia esprimendone in pieno la solarità e la feracità di questa terra, mentre lo Chardonnay "Semele" è un vitigno internazionale straordinariamente versatile che sa regalare vini che rispecchiano pienamente il territoir dove è prodotto. Produciamo anche il “Grillo Ebe”, che è un vitigno autoctono che sa produrre un vino dai profumi intriganti che si adatta alle migliori ricette. Ed infine c’è il “Syrah Opora”: questa varietà, in Sicilia, sembra aver trovato il suo territorio ideale. Infatti il vino che se ne tra molto strutturato esprime in pieno il calore e la mediterraneità di questa terra. Quest’anno – aggiunge – dovrebbe iniziare a produrre anche l’ultimo impianto e quindi ci potrebbe essere la possibilità di fare sia un quinto vino in purezza (cataratto extralucido) che la possibilità di creare dei blendy per arricchire la gamma dei prodotti».

Obiettivi futuri – Per chi fosse interessato, i vini dell’Azienda Panda si trovano sia su internet ma anche in alcuni piccoli locali a Milano con i quali tiene i contatti il padre di Rosalba. Anche in questo caso, «stiamo parlando di un rapporto diretto tra produttore e consumatore che penso possa servire ad arricchire sia le aziende che il consumatore, facendo conoscere la qualità al giusto prezzo – conclude la titolare -. In previsione comunque del possibile incremento della produzione (potremmo anche arrivare a produrre 70mila/80mila bottiglie) nei prossimi 3 anni ricerchiamo un socio che abbia voglia di investire in agricoltura solo però per gestire la parte dell’incremento dei mercati dell’azienda».

Andrea Frullanti

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