Maltempo e semine ritardate. Ecco i consigli per gli agricoltori

Da numerosi anni, il Servizio Ricerca e Sperimentazione di SIS, oltre al lavoro di miglioramento genetico e di screening varietale impegna diverse risorse in prove a sfondo agronomico in modo da poter fornire sempre utili indicazioni alle aziende agricole che si trovano, di anno in anno, a doversi cimentare con situazioni pedoclimatiche molto spesso veramente critiche. Tra queste prove un posto di rilievo è stato certamente dedicato allo studio delle possibili epoche di semina dei cereali, con sperimentazioni effettuate in annate diverse ed in differenti località. Esperienze di questo tipo assumono particolare interesse in annate come quella attuale, dove le persistenti piogge delle ultime settimane hanno comportato gravi ritardi nella raccolta delle colture primaverili e consequenzialmente nelle semine autunnali dei cereali.

Varietà – A questo proposito SIS vuole ribadire che, per le semine dei frumenti, ci sono ancora ampi margini di operatività anche per le varietà a comportamento cosiddetto “invernale”. Quindi, ad esempio, per varietà come BOLOGNA, RAFFAELLO e TIEPOLO le semine possono tranquillamente essere protratte anche fino alla prima settimana di Gennaio.  Se poi si dovesse optare per altre varietà come AKAMAR, CIMABUE e CARAVAGGIO ci si può spingere anche fino alla seconda decade di Gennaio
Naturalmente, seminando in queste epoche la quantità di seme impiegata dovrà essere opportunamente aumentata e a questo proposito l’ indicazione è quella di aumentare indicativamente di un 5% per ogni settimana di ritardo partendo dall’ inizio del mese di Novembre. Tale aumento deve essere normalmente calcolato partendo dal quantitativo necessario per seminare 400 semi/m2 in base al peso di mille semi.

Cosa fare – Quindi, ad esempio, se si vogliono seminare 400 cariossidi per mq e la varietà ha un peso mille semi di 40g si dovrà partire da un quantitativo di 180kg/ha. Supponendo che si vada a seminare nella seconda settimana di Dicembre bisognerà aggiungere circa un (5% x 6 settimane) = 30% di seme in più e cioè circa 50kg per un totale di 230kg/ha. Nel caso di semine ritardate, è inoltre opportuno mantenere una minore profondità di semina (2cm) che agevolerà maggiormente una pronta emergenza delle piante e lo svolgimento di un regolare accestimento. Lo stesso discorso può valere anche per la varietà di triticale AGRANO, per quelle aziende che siano interessate a seminare un prodotto per la produzione di trinciato da utilizzare nei biodigestori. Per concludere infine, è importante segnalare che, se la stagione risultasse in questo periodo particolarmente sfavorevole, il catalogo SIS si è arricchito in questi anni, anche di alcune varietà come MASACCIO, MICHELANGELO, VALBONA e PALESIO che, perfettamente alternative, possono essere seminate con ottimi risultati produttivi anche fino a metà Febbraio nelle condizioni sperimentate da SIS in Pianura Padana. In questo senso, con l’impiego di queste varietà, è stata ampiamente verificata dagli stessi tecnici SIS la soddisfazione di numerosi agricoltori che, avendo effettuato una semina primaverile di frumento tenero nonostante la loro scarsa convinzione, hanno ottenuto riscontri produttivi al di sopra delle aspettative.   

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