Il braccio e la mente dell’agricoltura insieme per garantire più servizi, innovazione e sicurezza

Contribuire allo sviluppo dell’innovazione, della qualità dei servizi prestati della gestione dei suoli, dell’ambiente e di una produzione agroalimentare sostenibile, migliorando la rappresentanza nazionale ed internazionale, a tutela degli interessi dell’intero settore agromeccanico ed agricolo. Con questi obiettivi è stato siglato quest’oggi a Fieragricola (Verona) la convenzione fra il CONAF (Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali) e UNIMA (Unione Nazionale Imprese di Meccanizzazione Agricola). Il braccio e la mente della nuova agricoltura concentrano le forze per fornire al settore agricolo un servizio di qualità, integrando la funzione di informazione e consulenza dei dottori agronomi e dottori forestali con la diffusione delle tecnologie innovative, che gli agromeccanici portano quotidianamente nell’agricoltura italiana. «Significativo è l’apporto delle competenze delle due figure professionali – sottolineano i presidenti CONAF Andrea Sisti e UNIMA Silvano Ramadori -: i dottori agronomi e forestali sul piano della consulenza e dell’assistenza tecnica, gli agromeccanici su quello della trasposizione pratica delle nuove tecnologie, nell’ottica comune di offrire al settore agricolo e forestale servizi a 360 gradi per garantire redditività e competitività dinanzi alle sfide del mercato globale». Gli obiettivi del protocollo – Favorire la nascita di collaborazioni professionali reciproche per lo studio e la ricerca; garantire la diffusione delle rispettive riviste di settore a livello nazionale e provinciale prevedendo la possibilità di inserire all’interno di ciascuna  articoli di settore; garantire la partecipazione reciproca ad eventi e manifestazioni aventi ad oggetto il settore meccanico, tecnico, chimico ed agricolo; agevolare il ricorso alle consulenze professionali agronome alle Associazioni provinciali di Unima mediante l’instaurazione di una rete di contatti e collaborazioni nazionali e territoriali; avviare un percorso per la concertazione di una posizione comune delle Parti, in cui il CONAF si renda portavoce della sintesi delle istanze provenienti dal mondo agricolo ed agromeccanico nei confronti  degli organi istituzionali e politici del settore.

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