Gli agromeccanici contro il dissesto idrogeologico

La priorità indicata dal Presidente del Consiglio Renzi, riguardo agli interventi contro il dissesto idrogeologico, che ha trovato immediata eco nella lettera inviata dall’Assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, trova d’accordo anche il Presidente di Unima, Silvano Ramadori. “Le imprese agromeccaniche sono impegnate direttamente  nella difesa e nel ripristino del territorio rurale, con una presenza capillare anche nelle aree più periferiche del Paese”.
“Lo sblocco del patto di stabilità, proposto dall’Assessore Beccalossi, renderebbe possibile realizzare numerosi interventi ormai indifferibili – ha aggiunto Ramadori – ma soprattutto darebbe alle imprese tempi certi sui pagamenti, vero punto dolente della difesa del territorio". Il ruolo degli agromeccanici, tuttavia, non si ferma alle attività di ripristino, ma parte da molto più lontano: il modello di agricoltura conservativa incentrato sulle minime lavorazioni e la semina diretta, che i contoterzisti applicano da oltre 20 anni, rappresenta infatti il primo passo verso un diverso approccio alla gestione del suolo. “L’aumento della permeabilità dei suoli derivante da queste tecniche, gestite quasi interamente dal contoterzismo” ha ricordato il Presidente di Unima “oltre a contenere i fenomeni erosivi che creano un danno immediato alle aziende agricole, riducono la portata dei corsi d’acqua nei periodi di piena, con un beneficio incalcolabile per il territorio e per l’intera collettività.”

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