La Toscana approva Legge urbanistica. Cia: ‘Svolta per agricoltura. E ora sotto con il Pit’

«Per le aree rurali la Legge sul governo del territorio è davvero una svolta. Finalmente si riconosce il valore produttivo dell’agricoltura, tutelando le aree rurali dal consumo di suolo». E’ questo il primo commento di Luca Brunelli, presidente della Cia Toscana, sull’approvazione di questo pomeriggio della Legge sul governo del territorio da parte del Consiglio Regionale. Si apre una pagina nuova per l’agricoltura – secondo la Cia Toscana – con una legge che presenta novità importanti e positive.

Novità – «Questa Legge – aggiunge Brunelli – stabilisce con chiarezza che le scelte colturali ed agronomiche delle aziende sono libere e non possono essere soggette alla pianificazione urbanistica, accogliendo una proposta che è stata per anni un cavallo di battaglia della Cia Toscana. Finalmente si semplifica la realizzazione degli annessi e delle strutture per l’agricoltura, mandando praticamente in pensione i ‘piani di miglioramento’, che restano solo per alcune realizzazioni. Ci auguriamo che le innovazioni introdotte dalla legge trovino ora immediata e piena applicazione da parte di Comuni, Unione dei Comuni e Province». Le nuove norme, sottolinea la Cia Toscana, sono il frutto di un confronto positivo ed intenso avviato nel 2011 tra la Regione Toscana ed il mondo agricolo, che ha visto accogliere gran parte delle proposte avanzate dalla Cia. Da tempo si chiedeva una disciplina che garantisse una semplificazione radicale delle procedure e per le realizzazione di manufatti funzionali all’attività aziendale, insieme ad un rigoroso contrasto alla speculazione ed alla rendita. Il risultato raggiunto con la nuova disciplina è positivo ed è stato reso possibile anche grazie all’integrazione forte tra l’Assessore al territorio, Anna Marson e l’Assessore all’agricoltura Gianni Salvadori. Così come si deve riconoscere il ruolo importante svolto dal Consiglio Regionale, ed in particolare dai Presidenti della sesta e della seconda Commissione, Gianfranco Venturi  e Loris Rossetti.

E ora il piano paesaggistico – L’approvazione della Legge sul governo del territorio – prosegue la Cia Toscana -, assume in questa fase un altro significato rilevante, fornendo una chiave di lettura ed un orientamento chiaro per la discussione in atto sul piano paesaggistico. «Concordiamo con le affermazioni del presidente Rossi, il Piano paesaggistico va approvato – riprende Luca Brunelli –, in caso contrario le conseguenze per l’agricoltura sarebbero pesanti. Se il lavoro di revisione dei documenti del piano avviato dalla Regione si ispirerà ai principi sanciti dalla Legge sul governo del territorio, crediamo che si possa arrivare rapidamente ad approvare un Piano paesaggistico in grado di coniugare, per quanto riguarda l’agricoltura e le aree rurali, le esigenze di  tutela del paesaggio e di sviluppo dinamico e competitivo del settore. In questo senso – conclude Brunelli – l’approvazione della nuova Legge urbanistica ci consente di essere ottimisti, in quanto chiarisce in maniera netta, attraverso un atto legislativo del massimo rilievo,  la scelta della Regione di puntare sull’agricoltura come settore produttivo strategico e come asse portante dello sviluppo economico delle aree rurali»

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