Inflazione: la crisi gela prezzi e consumi. Dal 2008 persi 12 mld euro solo per la tavola

La netta frenata dell’inflazione nel 2014, che si attesta allo 0,2 per cento ai livelli più bassi da oltre mezzo secolo, riflette la situazione di crisi persistente con i consumi delle famiglie ormai stabilmente in territorio negativo. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in merito ai dati diffusi oggi dall’Istat.

I consumi sono tornati ai livelli di trent’anni fa – Dal 2008 a oggi sono diminuiti quasi del 40 per cento viaggi e vacanze, ma soprattutto le famiglie hanno dovuto ridurre il budget a disposizione per la tavola di oltre 12 miliardi di euro -ricorda la Cia-. Non modifica nulla il fatto che, nella media del 2014, le decelerazioni più marcate hanno riguardato proprio i prezzi dei prodotti alimentari con una crescita praticamente nulla (+0,1 per cento): le famiglie hanno ormai fatto proprio uno stile d’acquisto improntato al low-cost e al massimo risparmio.

Bassi prezzi – Infatti sono più della metà (il 58 per cento) gli italiani che scelgono il cibo in base al prezzo, comprando in più negozi in base a sconti, promozioni e offerte speciali -sottolinea la Cia-. Inoltre il 42 per cento privilegia i cosiddetti “formati convenienza”; il 32 per cento abbandona i grandi brand per i marchi più economici e i prodotti di primo prezzo e il 24 per cento ricomincia a fare cucina di recupero, evitando gli avanzi in cucina. E soprattutto, per ben 6,5 milioni di famiglie, i discount sono diventati l’unica “via” praticabile per difendersi dalla recessione.

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