La ‘moltiplicazione’ dei periti agrari. Benanti replica a D’Alfonso (Abruzzo) «Denigrata la categoria»

Lorenzo Benanti presidente Periti Agrari

«Il Perito agrario è una figura professionale ordinistica ed intellettuale, storica per il nostro Paese. Se l’Italia è un territorio famoso nel mondo per le produzioni agricole e per la sua economia agroalimentari; se siamo invidiati per il paesaggio, per un ambiente e per territori che producono vere e proprie eccellenze del made in Italy, lo dobbiamo, oltre che ai nostri imprenditori agricoli, anche a tutti quei professionisti periti agrari che ogni giorno ‘progettano’ il cibo e vivono a contatto con la campagna, dalla terra alla tavola. Una colonna dorsale per le nostre eccellenze, anche in Abruzzo. Per cui una moltiplicazione, per citare la frase che considero infelice e altamente denigratoria per l’intera categoria fatta dal governatore della Regione Abruzzo D’Alfonso, la sanno fare benissimo».

Lorenzo Benanti presidente Periti Agrari
Lorenzo Benanti presidente Periti Agrari

E’ quanto sottolinea Lorenzo Benanti, presidente del Consiglio nazionale dei Periti agrari e dei periti agrari laureati, replicando al presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso che nei giorni scorsi aveva pubblicamente utilizzato in malo modo la figura professionale del perito agrario «persino un perito agrario di Alanno sa fare una moltiplicazione (51×29)». Alanno, provincia di Pescara, dove ha sede un Istituto Agrario, da dove usciranno i periti agrari del futuro.

Oltre 15mila «Per il futuro – aggiunge Benanti – consiglio personalmente al governatore D’Alfonso di informarsi invece di fare riferimenti casuali e privi di fondamento. Oggi i Periti agrari in Italia sono 15.443, con una crescente percentuale di giovani: basti pensare che crescono gli under 35 che vedono il proprio futuro lavorativo in agricoltura (+12% nel 2016), e sono in costante aumento gli iscritti negli Istituti agrari (fino ad un +30%)».

Agricoltura-in-europaLe competenze professionali Come ricorda l’articolo 2 della legge istitutiva della professione, fra le competenze previste la gestione ed amministrazione delle aziende agricole sia nella conduzione diretta che in quella amministrativa; assistenza alle imprese nella redazione degli atti amministrativi e richieste di aiuto nazionale e comunitario; topografia e costruzioni; miglioramenti fondiari. L’assistenza all’imprenditore agricolo impegnato nella coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse; la gestione agronomica e trattamenti fitosanitari; l’assistenza al settore zootecnico; la valutazione dei danni delle calamità naturali; la realizzazione del verde sia pubblico che privato. Oltre alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari comprese le attività di controllo qualità e dei vari processi compresi i settori vino, olio, formaggi. E alle attività di assistenza e consulenza, nei diversi ambiti, legate al contenzioso presso tribunali ed organismi di mediazione. Innovazione in agricoltura. Progettazione, direzione lavori per opere infrastrutturali quali cantine, agriturismi, frantoi in zone agricole.

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