Agriumbria, gli appuntamenti Uncai e Confagricoltura

Da quattro anni Agriumbria (Bastia Umbra – 29-31 marzo) è l’appuntamento che più unisce Uncai e Confagricoltura sul territorio. In questa edizione le due associazioni collaborano all’organizzazione degli eventi “Innovazione: nuova rete regionale per l’agricoltura di precisione” (venerdì 29/03 ore 10.30 – Sala Europa), “Suinicoltura: il valore della filiera in un mondo di fake news” (29/03 ore 15.30 – Sala Europa), “Olio: le nuove strategie per il rilancio del settore” (sabato 30/03 ore 15.30 – Sala Maschiella) e “Filiera del nocciuolo: workshop di tecnica colturale” (domenica 31/03 ore 10 – Centro Congressi).

Inoltre sabato 30 dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16, a 1000 metri dalla Fiera, Uncai organizza con Bridgestone Italia prove di trazione, di minor compattamento e prove in strada per la messa in sicurezza del prodotto (un servizio che oggi i contoterzisti possono svolgere con maggiore efficienza ed efficacia grazie ai nuovi limiti di carico di trattori e rimorchi con omologazione europea). In particolare il presidente dei Contoterzisti Umbria Sergio Bambagiot interverrà in apertura dell’incontro dedicato alla nuova rete RTK dell’Umbria, insieme al presidente di Go RTK Rufo Ruffo, a Fabio Radicioni e Marco Vizzari dell’Università di Perugia, a Sara Antognelli di Team Dev, a Guido Fastellini di Topcon e con i casi di studio portati dall’agricoltore Francesco Di Camillo e da Mauro Brunet (Fondazione per l’Istruzione agraria).

Il file rouge che collega ciascun incontro è “Coltiviamo la tua impresa”: “L’intento è seminare opportunità progettuali e servizi concreti per accrescere la competitività e aggiornare le competenze di agricoltori e contoterzisti e formare nuove generazioni di operatori agromeccanici. Abbiamo coinvolto numerose imprese e soprattutto i giovani di Uncai e Confagricoltura perché le soluzioni tecnologiche dell’agricoltura di precisione e digitale, così come l’impianto di un oliveto intensivo o di un noccioleto oppure l’interramento dei reflui zootecnici, necessitano di investimenti costosi in macchinari e la volontà e il coraggio di giovani di mettere in discussione paradigmi del passato per investire in conoscenza”, illustra Bambagiotti. “Occorrono contoterzisti che sappiano utilizzare con disinvoltura le moderne tecnologie – aggiunge – ma lo sforzo formativo che Uncai sta facendo soprattutto sulle nuove generazioni rischia di essere fine a se stesso se non si ridà dignità al settore primario. Le macchine di nuova concezione permettono di abbassare i costi aziendali e quelli per l’ambiente, ma si andrà avanti di poco se non si riconosce il giusto prezzo alle materie prime e se il prodotto continua a essere pagato sotto costo”.

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