Arrivano gli arrosticini made in Marche. Così Bovinmarche omaggia il piatto simbolo abruzzese

Bovinmarche, la cooperativa di allevatori che ha da poco celebrato i suoi primi 30 anni, lancia oggi sul mercato i suoi arrosticini “made in Marche”. Un omaggio goloso alla vicina Abruzzo “regina” incontrastata di un piatto simbolo della regione – e dello Stivale – capace di evocare un immaginario fatto di natura verace e di usanze antiche.

«Non vogliamo certo mettere in discussione la paternità degli arrosticini- sottolinea Paolo Laudisio, direttore Bovinmarche, che poi precisa – ma se un piatto è buono, e si è in grado di replicarlo, perché non farlo?». Nasce così la sfida di Bovinmarche che, a partire da maggio, distribuirà ai suoi ristoranti e agriturismi, il nuovo prodotto di punta della linea per la ristorazione di qualità garantita dalla cooperativa di allevatori: gli arrosticini made in Marche, freschi o surgelati.

I ristoranti e agriturismi coinvolti nella prima tappa di un programma più ampio – che mira a distribuire il prodotto ovino più amato d’Italia anche nelle macellerie e nella grande distribuzione – sono circa 200, sparsi in tutta la regione. «Cogliamo l’occasione della primavera per lanciare e testare il progetto nella ristorazione commerciale ma, se funzionerà, lo apriremo ai canali di vendita al dettaglio (macellerie) e, a seguire, nella grande distribuzione».

La cooperativa di allevatori ha deciso di immettere sul mercato questo piatto “per rispondere alla richiesta dei clienti, in questo caso ristoratori e proprietari di agriturismi, abituati a un servizio tempestivo di consegna e, soprattutto, alla qualità della carne marchigiana certificata da Bovinmarche”.

«Chi ci conosce – continua Laudisio – sa che i nostri capi sono marchigiani, che le 400 aziende socie, tra cui, da 15 anni anche quelle di allevatori di ovini – sono tutte caratterizzate da sistemi di allevamento estensivi che ancora prevedono la transumanza estiva verso le montagne dei Sibillini. E che aderiscono al sistema di certificazione biologico oltre al disciplinare di produzione dell’Agnello del centro Italia IGP». Gli allevatori interessati dal progetto di lancio degli arrosticini marchigiani sono 20, tutti collocati nella zona dell’entroterra marchigiano, sui Monti Sibillini, massiccio montuoso situato nell’Appennino umbro-marchigiano, e allevano un totale di circa 10mila capi.

È un tassello in più che va ad aggiungersi al lavoro che da 15 anni la cooperativa porta avanti insieme agli allevatori di ovini, circa 200. Il prodotto, agnelli locali, inizialmente era destinato esclusivamente alla GDO, mentre da tre anni è stata avviata anche la fornitura ad agriturismi, ristoranti regionali e nelle macellerie convenzionate con Bovinmarche. Per un ulteriore sviluppo del circuito è stato fondamentale l’approvazione della certificazione IGP “Agnello del Centro Italia” che ha dato l’opportunità agli allevatori locali di valorizzare e identificare il proprio prodotto.

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