Elezioni europee. Cai, l’agricoltura rimanga al centro dell’agenda politica. Superare discriminazioni verso le imprese agromeccaniche

“Non sia un tutti contro tutti, l’Europa merita il rispetto di ciascun nuovo eletto, anche del più critico che può confondere il progetto di una Casa comune con il suo astruso castello burocratico”. Nell’augurare buon lavoro ai neodeputati del parlamento europeo, il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici – UNCAI Aproniano Tassinari sottolinea come la ricerca dei nuovi equilibri che avranno il compito di guidare la formazione degli Organismi comunitari dovrebbe evitare i temi alla base delle crescente frammentazione delle famiglie politiche europee perché “non si supera la complessità aggiungendo altra complessità”.

“Occorre riappropriarsi del significato di Unione Europea e porre in essere azioni adeguate a tal fine. Per questo l’augurio di buon lavoro va soprattutto all’Europa: che affronti ogni tema cruciale, dall’ambiente all’agricoltura, dall’energia ai flussi migratori alle infrastrutture, valorizzando sempre e in ogni ambito prima di tutto il lavoro fatto bene, con efficienza ed efficacia”.

Un approccio, rimarca Tassinari, reso ancora più necessario e vincolante a causa dell’incertezza del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale, con o senza Gran Bretagna: “Le risorse destinate all’agricoltura caleranno, anche per far spazio all’ambiente; inoltre, per il nuovo equilibrio interno fra paesi ricchi e poveri, la quota percentuale di recupero del nostro paese sarà minore che in passato e quindi inciderà sul nostro bilancio agricolo. Si annunciano tempi non facili. In agricoltura occorre una nuova consapevolezza dell’opinione pubblica; occorrono nuovi equilibri e nuove alleanze che facciano leva anche sui Contoterzisti Agromeccanici, in quanto professionisti in grado di rendere più efficiente il settore e quindi di svolgere un buon lavoro e un buon servizio all’agricoltura e alla società. Con il loro lavoro arginano il depauperamento di sostanza organica del suolo; agevolano la riduzione degli sprechi, soprattutto energetici; permettono di reimpostare in economia rotazioni efficaci. Inoltre garantiscono più sicurezza sul lavoro disponendo di macchinari mediamene più recenti rispetto alle aziende agricole. Non vanno lasciati ancora soli”, conclude il presidente dei Contoterzisti.

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