Innovazione e partenariati sono la leva per un Mediterraneo più sostenibile

Si è svolto a Udine il 29 e il 30 maggio l’evento “I magnifici incontri Crui 2019 – Le Università per la sostenibilità” promosso dalla CRUI, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’evento era parte della più ampia manifestazione “Conoscenza in Festa” dal titolo “Presente Prossimo”, giunta alla sua quinta edizione e quest’anno dedicata al tema della sostenibilità. All’appuntamento hanno partecipato studiosi ed esperti provenienti da oltre 75 università e 65 organizzazioni per lavorare insieme sui temi dello sviluppo sostenibile e della responsabilità sociale con l’obbiettivo di redigere un Manifesto delle Università per la Sostenibilità che la Conferenza dei Rettori delle Università – CRUI consegnerà al governo.

L’evento CRUI è nato per promuovere un nuovo paradigma concettuale e metodologico che, grazie alle “Università per la sostenibilità”, sia in grado di attuare un processo trasversale attraverso il quale raggiungere, in modo integrato, non solo lo sviluppo economico e il benessere della comunità, ma anche l’equità sociale e la tutela ambientale perseguendo i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile proposti dall’Agenda 2030 ONU.

Nel “keynote speech” intitolato “L’innovazione come leva per società Mediterranee sostenibili” che ha aperto la tavola rotonda della seconda giornata sul tema “Le Università per la Sostenibilità”, il Prof. Angelo Riccaboni, membro dell’Assemblea United Nations Sustainable Development Solutions Network (UN SDSN) e Presidente della Fondazione PRIMA, ha evidenziato le emergenze e le criticità di natura economica, ambientale e sociale che caratterizzano le nostre società, in modo particolare quelle Euro-Mediterranee. A partire da un cambio di mentalità necessario per individuare soluzioni concrete alle sfide contemporanee, occorre con urgenza integrare le politiche degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) nelle strategie europee e nazionali con un forte impegno nel rafforzamento dei partenariati, obiettivo n. 17 dei Global Goals.

«In questo contesto, protagoniste sono la ricerca e l’innovazione che nascono e crescono nelle università e che nelle università trovano un naturale spazio per il confronto a livello nazionale e internazionale” ha dichiarato il Prof. Riccaboni. “È di vitale importanza per il nostro futuro lavorare insieme e fare in modo che i partenariati di ricerca siano più focalizzati su obiettivi e impatti che abbiano ricadute concrete nelle nostre società».

Per Riccaboni, che è anche Presidente del network SDSN per la sostenibilità nel Mediterraneo, con sede all’Università di Siena, incentivare i partenariati di ricerca, lavorare insieme sui temi centrali della regione, affrontare le sfide ambientali e sociali, unire risorse e idee coinvolgendo su base paritaria tutte le parti interessate, favorisce il raggiungimento di obiettivi comuni. «I programmi europei come Horizon 2020” conclude Riccaboni «sono determinanti per poter perseguire un’innovazione aperta, accessibile, multidimensionale e incrementale, elemento propulsore per società più prospere e inclusive».

 

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