Riconoscimento Unesco. Farra di Soligo (Tv) punta sull’enoturismo

Con il decreto attuativo in materia di enoturismo, da poco approvato dal ministero dell’Agricoltura, si aprono nuove opportunità per le aziende vitivinicole del territorio trevigiano e in particolare di Conegliano Valdobbiadene, che dopo il riconoscimento Unesco puntano a valorizzare maggiormente le produzioni vitivinicole del territorio.

Proprio per questo Confagricoltura Treviso, con il patrocinio del Comune di Farra di Soligo, promuove per mercoledì 30 ottobre, alle 17, un incontro all’auditorium Santo Stefano di via Cal Nova (dietro al municipio) dal titolo “Le imprese vitivinicole incontrano l’enoturismo”, in cui verranno illustrate la normativa e le nuove opportunità di reddito e di sviluppo che si aprono per le aziende della provincia, dove il turismo è in continua crescita e presenta sempre più forti connessioni con le attività agricole e le peculiarità del territorio.

“Ospitiamo con grande favore questa iniziativa – spiega Mattia Perencin, sindaco di Farra di Soligo, – anche alla luce del riconoscimento dell’Unesco. Farra è nella core zone delle colline di Conegliano Valdobbiadene e perciò il tema dell’enoturismo è molto sentito. Il provvedimento era atteso dalle aziende vitivinicole, per promuovere l’enoturismo come forma di turismo integrato, dotata di specifica identità, garantendo così la valorizzazione delle produzioni vitivinicole del territorio”.

Chiarisce Giangiacomo Bonaldi, presidente di Confagricoltura Treviso: “Come organizzazione siamo i primi a partire dando indicazioni agli agricoltori sui principali aspetti operativi per l’avvio dell’attività enoturistica e su come sfruttare al meglio le nuove opportunità, che possono valorizzare i nostri prodotti e offrire nuove occasioni di lavoro per il settore. I viticoltori potranno organizzare infatti visite guidate ai vigneti e alle cantine, o nei luoghi di esposizione degli strumenti utili alla coltivazione della vite, della storia e della pratica dell’attività vitivinicola ed enologica in genere; così come iniziative di carattere didattico, culturale e ricreativo, compresa la vendemmia didattica. Si potranno offrire pure degustazione e commercializzazione delle produzioni vitivinicole aziendali, anche in abbinamento a prodotti agro-alimentari freddi preparati dall’azienda stessa. Il tutto corredato da precisi standard di servizio, quali possono essere gli ambienti dedicati e attrezzati per l’accoglienza, i cartelli con gli orari di apertura e le lingue parlate, l’indicazione dei parcheggi in azienda o nelle vicinanze e così via”.

Il riconoscimento Unesco, secondo gli addetti ai lavori, farà lievitare in modo esponenziale l’attenzione verso il Prosecco e i turisti verso questa porzione di territorio e, a ricaduta, su tutto il Veneto. “La Marca si accredita a essere il vero riferimento dell’enoturismo – sottolinea Bonaldi -. Molte delle nostre aziende si stanno strutturando con nuove sale degustazione, visite nei vigneti, serate a tema e strutture agrituristiche, per offrire un’accoglienza ai massimi livelli”.

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