Gasolio agricolo. Lo sfogo dei Contoterzisti: comparto non in grado di resistere. Promesse non mantenute da ministro Costa

Il Governo con il Ministero dell’Ambiente ha istituito un Programma per l’eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi. Tra tali sussidi c’è anche il carburante agricolo agevolato. Torna dunque il rischio di dover acquistare a prezzo pieno il gasolio necessario a eseguire le lavorazioni agricole. Eventualità che, se dovesse concretizzarsi, non avverrebbe tutta d’un colpo, ma progressivamente nel giro di qualche anno. “Avendo avuto rassicurazioni dal ministro dell’ambiente Sergio Costa già in settembre, quando tale ipotesi era stata formulata per la prima volta, UNCAI non ritiene che, almeno per ora, il carburante agricolo sarà toccato”, sostiene il presidente dell’Unione Nazionale Contoterzisti Aproniano Tassinari.

“La proposta di UNCAI è, piuttosto, di programmare una riduzione dello sgravio sulle accise fra cinque anni, ma non prima. Questo perché la delicatezza del provvedimento richiede tempo e una politica che non punti a far cassa ma a regalare un futuro green al Paese dove le imprese lavorino e non falliscano e per questo la strada può solo passare attraverso il dialogo delle istituzioni con contoterzisti e agricoltori”, prosegue il Presidente di UNCAI.

Oggi, così come fra cinque anni, raddoppiare il costo del gasolio agricolo si tradurrebbe in una crisi profonda del comparto dalla quale solo poche aziende ben strutturate sarebbero in grado di resistere. Inoltre l’aumento considerevole dei costi di produzioni si tradurrebbe in pesanti aumenti per i consumatori finali. “Sul carburante gravano i dazi dell’Italia. Ma solo per gli italiani e per i prodotti italiani, dell’industria così come dell’agricoltura. Per il settore primario non è pensabile andare a toccare i ‘sussidi ambientalmente dannosi’ senza un piano per lo svecchiamento del parco macchine nazionale, senza un’attuazione concertata della revisione dei mezzi agricoli e senza infrastrutture e una logistica che rendano percorribile la soluzione del biometano (una concreta possibilità per il Nord ma non il Sud Italia) come carburante agricolo. In caso di eliminazione dei ‘sussidi ambientalmente dannosi’ i contoterzisti alzerebbero semplicemente i prezzi per le lavorazioni agricole e diventerebbero ancor più essenziali per rendere più efficiente il comparto, ottimizzando i costi delle aziende agricole, almeno di quelle che rimarrebbero. Sempre che Amazon non ottenga prima di poter vendere online carburante senza tasse e sovrattasse, in nome di una politica mondialista e anti sovranista”, conclude Tassinari.

Informazione pubblicitaria