CaiAgromec, sul gasolio agricolo Uncai si toglie la maschera

ROMA – L’ultima comunicazione di UNCAI (LEGGI) sull’applicazione del credito d’imposta sul gasolio agricolo anche per gli agromeccanici mostra uno scarso sostegno sindacale alle giustificazioni legali a favore della detraibilità del credito, ma piuttosto una puntigliosa difesa delle motivazioni contrarie.

A sottolinearlo è CAI Agromec attraverso una nota stampa.

Sembra quasi che vi sia un malevolo desiderio di negazione solo per giustificare la propria posizione, citando nel contempo le posizioni di una Confederazione agricola che più volte si è distinta in passato nel negare ogni diritto alle imprese agromeccaniche.

Sostenere le posizioni contrarie alla categoria, non è certamente il modo migliore per difenderla: per questo non accettiamo lezioni da Uncai e continueremo a batterci per mantenere il riconoscimento della stessa attività agromeccanica all’interno della filiera agricola come valore importante e determinate per l’agricoltura del futuro e per difendere, in qualsiasi modo lecito, gli interessi delle imprese agromeccaniche.

Ultima considerazione: se l’ipotesi portata avanti da Uncai fosse vera, perché mai le nostre aziende avrebbero dovuto operare nel periodo Covid, aperto solamente alle attività agricole (il codice di classificazione ATECO dell’attività agromeccanica, lo 01.61, è un codice agricolo)? Comunque Uncai ha finalmente tolto la maschera: sapremo chi ringraziare nel caso in cui il credito di imposta sul gasolio per gli agromeccanici non sia consentito.

Un’ultima battuta il Presidente Della Bernardina la dedica alla rappresentanza: si ritiene corretto che una sigla sindacale, peraltro minoritaria, si arroghi unilateralmente la rappresentanza di tutto un settore? Noi, nell’interesse delle nostre imprese associate, siamo a disposizione a qualsiasi confronto ma non siamo a disponibili a tollerare ulteriori invasioni di campo.

 

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