Dermatite nodulare contagiosa. Nessun nuovo focolaio: Europa sud-orientale resta libera dalla malattia

Nel 2019 nessun nuovo focolaio epidemico di dermatite nodulare contagiosa è stato segnalato nell’Europa sud-orientale. E’ dal 2016 che la maggior parte della regione risulta indenne dalla malattia. Col supporto della Commissione europea è stata infatti attuata una campagna di vaccinazione di massa che è proseguita fino al 2019 coprendo oltre 1,8 milioni di capi bovini, rende noto un recente rapporto EFSA sulla situazione della malattia.

Tuttavia, rispetto al 2017 e al 2018, in Turchia si è registrato un aumento del numero di focolai epidemici, compresi quelli nella parte occidentale del Paese vicina alla Grecia, con rischio di diffusione anche all’Europa sud-orientale.

Varie sono le ragioni per il peggioramento della situazione in Turchia, tra cui l’impiego di un vaccino che potrebbe non essere completamente efficace, afferma l’EFSA. In Russia, sempre nel 2019, si è ugualmente verificato un aumento del numero di focolai, il che suggerisce ancora una volta che il vaccino utilizzato nel Paese potrebbe essere inadatto.

L’anno scorso la dermatite nodulare contagiosa si è diffusa anche all’Asia orientale, con Cina, Bangladesh e India interessati per la prima volta, che rappresenta un aumento notevole della diffusione del virus a livello mondiale.

Un altro sviluppo di rilievo è stato il riemergere della dermatite nodulare contagiosa in Israele, dopo che la vaccinazione è stata resa opzionale. Ciò dimostra che, se il virus è ancora in circolazione nella regione e/o nei Paesi vicini, ridurre la protezione vaccinale può far riemergere la malattia.

L’EFSA raccomanda che i Paesi che stiano valutando di interrompere i programmi vaccinali o renderli opzionali predispongano piani di emergenza e facciano scorta di vaccini per poter reagire rapidamente a una eventuale riemergenza della malattia. Tali Paesi dovrebbero anche effettuare la sorveglianza delle mandrie bovine per individuare ogni eventuale episodio di riemergenza e dimostrare di essere indenni dalla malattia. La sensibilizzazione sulla possibilità di reintroduzione dell’LSD dovrebbe essere mantenuta e incrementata, soprattutto nelle zone a rischio.

Note informative L’LSD è una malattia virale dei bovini che ha raggiunto la Grecia attraverso la Turchia alla fine del 2015. La malattia si è ripresentata nella primavera del 2016, causando epidemie in Grecia, Bulgaria, Macedonia settentrionale, Serbia, Kosovo, Albania e Montenegro. Nel 2016 è stato avviato un programma di vaccinazione a livello regionale.

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