Alla scoperta della fragola Flavia. Conosciamola meglio con due produttori di Policoro

La fragolicoltura trova in Basilicata, in particolare nell’areale di Policoro, un’area altamente specializzata.

Molte aziende stanno testando con grande interesse le varietà brevettate dal CIV, in particolare la cultivar Flavia caratterizzata da precocità, vigoria media e frutti esterni alla chioma facili da raccogliere, elevata resistenza ad oidio ed alle malattie fogliari e radicali in generale, sapore eccellente, molto dolce, con bassa acidità e alta percentuale di frutti di qualità extra. Adatta anche a terreni stanchi, ha dimostrato buona adattabilità alla pratica del ristoppio ed alla coltivazione biologica o a basso impatto ambientale.

Il CIV ha chiesto a due produttori della zona di Policoro una testimonianza diretta. Il primo produttore, Salvatore Santorsola, quest’anno per la prima volta ha deciso di coltivare nella propria azienda di famiglia la varietà Flavia, che già aveva monitorato ed osservato negli anni scorsi, nella sua attività parallela di agronomo consulente tecnico in diverse aziende locali. Attualmente Santorsola ha in produzione 34.000 piante. “Flavia dimostra di essere una varietà vigorosa che raggiunge rapidamente uno sviluppo equilibrato in termini vegeto-produttivi, garantendo una precoce e costante messa a frutto. La varietà esprime una buona adattabilità a condizioni pedo-climatiche differenti e non sempre ottimali, confermando di essere una valida scelta se si considera l’eterogeneità dei nostri suoli e l’andamento climatico anomalo degli ultimi anni”, dice Santorsola. Circa la fisionomia della pianta aggiunge: “L’architettura della pianta è caratterizzata da una disposizione ottimale nello spazio degli organi epigei consentendo di ottimizzare l’utilizzo della luce, l’aereazione, le operazioni di raccolta e non meno importante l’efficienza dei trattamenti fogliari. Questi elementi associati ad una spiccata rusticità riducono l’incidenza di fenomeni di marciume dei frutti e più in generale delle principali malattie fungine”, sottolinea circa la suscettibilità a patologie.

Poi sulla qualità della produzione “il frutto, di colore rosso scarlatto, risulta particolarmente brillante per via degli acheni molto infossati. Le qualità estetiche del frutto perdurano in post raccolta per diversi giorni. Non va dimenticata inoltre la capacità di questa varietà di raggiungere una colorazione dei frutti uniforme anche all’inizio della stagione di raccolta, quando le basse temperature ne ostacolano la maturazione”.

L’agricoltore poi si sofferma sulla forma del frutto e sulla consistenza della polpa: “La forma è tronco-conica, la pezzatura medio-grossa. Forma e pezzatura sono pressoché uniformi per tutta la stagione. La polpa, estremamente consistente, facilita la manipolazione dei frutti durante le operazioni di raccolta”.

Promettenti le potenzialità commerciali: “L’uniformità di pezzatura e la regolarità morfologica dei frutti facilitano la commercializzazione della varietà in differenti tipi di confezione. Questo è un aspetto importante viste le diverse richieste dei clienti in termini di packaging. La consistenza della polpa contribuisce a determinare una ottima shelf-life in grado di soddisfare destinazioni commerciali particolarmente esigenti. La precocità di raccolta, senza sacrificare le qualità organolettiche della frutta, permette di spuntare prezzi molto interessanti in un periodo in cui l’offerta è generalmente bassa in termini quali-quantitativi. Questi fattori sommati ad un frutto di buone qualità organolettiche, apprezzato da tutti in termini gustativi, collocano Flavia nel segmento di medio-alta gamma. L’unico suo limite ad oggi è che non è ancora molto conosciuta dagli operatori del settore”.

Altra testimonianza quella del produttore Agostino Oliveto, che già produce Flavia da tre anni consecutivi con la tecnica del ristoppio, senza che questo influisca minimamente su produttività e qualità del frutto. Infatti Flavia, come molte varietà del CIV, è resistente alle malattie fungine radicali e necessita di poco azoto per vegetare. Da Oliveto arrivano altre conferme circa la rusticità della pianta, l’architettura che facilita la raccolta riducendone i costi, la disposizione del fogliame che, seppur vigoroso, se ben gestito, non causa ombreggiamento e garantisce una produzione costante e senza interruzioni. La produttività totale è buona e si aggira intorno agli 800 grammi e normalmente il primo stacco avviene in un periodo precoce, nelle prime due settimane di gennaio con 10-15 grammi/pianta”. Circa la qualità del frutto, Agostino conferma la pezzatura medio-grande, uniforme anche in termini di forma, colore rosso brillante e polpa croccante.” Infine un altro aspetto molto interessante: “Anche ad alte temperature, quelle tipiche di inizio maggio, dove nella maggior parte dei casi la qualità dei frutti della maggior parte delle varietà inizia a peggiorare, Flavia mantiene un alto livello di qualità!”.

  • Scheda / CIV Programma breeding Fragola Attivo dal 1984, si è sviluppato lungo quattro linee di ricerca: fragole per ambienti a clima temperato mediterraneo, per ambienti a clima continentale, rifiorenti e varietà adatte alla trasformazione industriale. Utilizzo di tecniche classiche, e sviluppo di nuove varietà che garantiscano produzioni elevate e frutti di ottima qualità, assieme ad una naturale rusticità e vigoria delle piante, costituiscono obiettivi primari del CIV per offrire al mercato nazionale e a quelli internazionali non solo qualità ma il massimo della eco-sostenibilità.
  • Scheda / CIV – Consorzio Italiano Vivaisti Il CIV – Consorzio Italiano Vivaisti – è leader in Italia nell’innovazione varietale e nella produzione di materiali di propagazione certificati. Attivo dal 1983, con sede a San Giuseppe di Comacchio, in provincia di Ferrara, il CIV è composto dai tre vivai italiani leader nel settore: Vivai Mazzoni, Salvi Vivai, Tagliani Vivai. Attraverso la sinergia, l’esperienza e gli investimenti importanti nella ricerca, CIV è in grado di offrire prodotti all’avanguardia e più rispondenti alle esigenze del mercato. Il CIV, con grande lungimiranza, è impegnato da anni a selezionare varietà che possono fornire produzioni di alta qualità con ridotto fabbisogno energetico e basso impatto ambientale. Nel complesso i tre vivai producono ogni anno circa 5 milioni di portinnesti, 3,5 milioni di piante di mele, pere e drupacee, 150 milioni di piante di fragola. CIV è un membro fondatore dell’International New-varieties Network (INN), un’associazione mondiale di vivai che promuove lo scambio, la valutazione e la commercializzazione di nuove varietà nelle principali aree di produzione nel mondo.

 

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