Maltempo in Puglia. Cia e Coldiretti richiedono lo stato di calamità per Massafra

Le declinazioni territoriali di CIA-Agricoltori Italiani Puglia e Coldiretti sono cofirmatarie del documento ufficiale, indirizzato al sindaco di Massafra Fabrizio Quarto, col quale si affrontano le conseguenze del “catastrofico evento calamitoso verificatosi il giorno 4 luglio 2020, a causa del quale circa la metà dell’agro di Massafra ha subito danni ingentissimi sia sulle produzioni agrumicole che viticole olivicole ed orticole”, si legge nel documento firmato da Fernando De Florio per CIA Massafra e Floriano Convertino per Coldiretti Massafra.

“Nella giornata di domenica, presso l’associazione Forum, si è riunito il tavolo tecnico con la CIA e la Coldiretti per lo studio della proposta che, in data 6 luglio, è stata presentata al Sindaco di Massafra e agli agricoltori pervenuti presso l’Azienda “Agri Partner dei F.lli Montanaro”.

Considerato il momento di enorme difficoltà che l’intero settore deve necessariamente affrontare per il ripristino delle aziende, il reimpianto delle colture orticole e la disinfezione e cicatrizzazione delle ferite lasciate dalla grandine sulle strutture arboree.

Considerato che in molti casi sarà necessario provvedere alla sostituzione delle strutture arboree poiché danneggiate in modo irreversibile, con conseguente annullamento del reddito aziendale per le prossime annualità; che ci sarà un inevitabile calo di assunzione di manodopera da parte delle aziende colpite, le quali si troveranno anche nella impossibilità di poter affrontare il pagamento dei contributi previdenziali per l’anno 2020.

Fatta la sintesi dei predetti incontri, si esplicitano le proposte atte a poter risollevare il settore da questo momento di gravissima difficoltà riportando di seguito i punti principali richiesti dagli agricoltori ed auspicando il loro inserimento in un deliberato di Consiglio Comunale affinché sia sottoposto all’ente regionale ed al governo centrale per le proprie competenze in merito:

  • Immediato riconoscimento dello stato di calamità
  • adeguato sostegno al reddito per le aziende gravemente colpite dall’evento calamitoso;
  • annullamento, per le aziende colpite dall’evento calamitoso, del pagamento delle imposte per l’anno2020 (contributi previdenziali, TASI, TARI ed IMU anche per gli agricoltori non inquadrati come coltivatori diretti o IAP) e conseguente “trascinamento” delle giornate lavorative per i braccianti agricoli così come previsto dalla legge 102 del 2004;
  • immediato ristoro dei danni relativi alla calamita del 2017;
  • finanziamento delle strutture di protezione antigrandine con possibilità di attingere attraverso larimodulazione dei fondi previsti e non impegnati dell’attuale PSR regionale.A seguito di quanto richiesto, si sottolinea ancora, che la situazione presenta uno scenario davvero drammatico per la nostra economia e di tutto il comparto ortofrutticolo che proviene già da un triennio profondamente segnato, è necessario quindi confidare nella celerità delle azioni e in risposte certe e concrete che possano dare ancora la speranza ai nostri agricoltori ,“custodi del territorio”, di poter svolgere la propria attività.
Informazione pubblicitaria