Suinicoltura. Lega: da governo chiacchiere e calcoli errati, necessità comparto sono altre

Le deludenti risposte del sottosegretario L’Abbate alla nostra interrogazione in commissione Agricoltura, relativa alle problematiche della filiera suinicola, dimostrano come questo governo non abbia minimamente l’idea delle necessità del comparto, di cosa sia più opportuno per un settore provato dalla crisi economica che stiamo vivendo.

Sostenere, come ha fatto L’Abbate, che l’aggiudicazione del bando per l’acquisto dei prosciutti DOP da nove milioni di euro con il conseguente ritiro dal mercato di 90 mila prosciutti sia sostegno al comparto, che chiedeva invece il ritiro di circa 1 milione e 500 mila prosciutti DOP, significa non avere contezza dei bisogni di tanti imprenditori.

Come spesso poi accade con questo governo, ecco che hanno provato ad intestarsi anche il merito dell’obbligo per i produttori di carne suina di indicare il paese di nascita degli animali, così come l’applicazione della dicitura “100% italiano”: peccato, però, fossero misure già disposte dall’ex ministro Centinaio. Incapaci e indifferenti: di un governo così gli italiani non sanno proprio cosa farsene”.

Così i senatori della Lega Gian Marco Centinaio, Gianpaolo Vallardi, Giorgio Maria Bergesio, Rosellina Sbrana e Maurizio Campari.

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