Isola del Giglio, nasce un mirto artigianale che profuma di tradizione

Un mirto che non ti aspetti. Un mirto tutto da gustare, nelle calde e ventilate sere d’estate, con lo sguardo che si perde all’orizzonte. Magari in una scogliera dell’isola del Giglio, assaporando proprio il mirto prodotto dal gigliese Gervasio Bartoletti, nella piccola e splendida isola dell’arcipelago toscano.

Dopo la birra, Bartoletti, ha infatti voluto creare un liquore dal sapore puro, intenso che rievochi il gusto della tradizione.

“Degustato a freddo – ci spiega – è un ottimo digestivo, anche se molti lo preferiscono come aperitivo”. Il mirto più noto è ovviamente quello prodotto in Sardegna, ma se ne producono anche nella vicina Corsica.

Ed infatti la conformazione dell’Isola del Giglio è quasi identica a quella della Sardegna, stesse caratteristiche geomorfologiche e simile macchia mediterranea. E come la Sardegna ha le sue tradizioni popolari, e tra queste quello di fare il liquore più caratteristico delle origini antichissime, il mirto.

“Il liquore viene ottenuto dalle sole bacche mature – aggiunge Bartoletti – che poi vengono essiccate ed infuse con alcool etilico a 95 gradi; quindi viene colato e si aggiunge acqua con zucchero, viene lasciato maturare per poi essere pronto per la degustazione”.

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