Brand Fragola Matera consolida il percorso della sostenibilità. Nicodemo (Frutthera Growers): un vero e proprio patto con la natura

SCANZANO JONICO – “La sostenibilità non è uno slogan ma un percorso. Un cammino da noi avviato già 4 anni fa, a cui, anno dopo anno, vi abbiamo aggiunto un tassello”.

A sottolinearlo è Francesco Nicodemo, presidente della Frutthera Growers, l’organizzazione di produttori della Basilicata nata dall’esperienza trentennale del gruppo di lavoro Nicofruit.

“Con il brand Fragola Matera – che racchiude la produzione di fragole della provincia di Matera, contraddistinte per gusto, qualità, elevato grado brix e shelf life – possiamo dire di essere arrivati a un punto importante del percorso.

Il momento più critico e più impattante a livello di emissioni atmosferiche in tutto il ciclo produttivo (quindi dal campo allo scaffale), è proprio quello del packaging. Per questo, negli anni, ci siamo concentrati in soluzioni che potessero essere a basso impatto ambientale ma che continuassero a garantire sicurezza al prodotto e rispettassero il nostro patto con la natura.

I risultati sono stati non solo il cestino compostabile Nicofriendly da 500g, che azzera l’uso della plastica in favore di materiali che a fine vita diventano compost, ma da quest’anno lanciamo sui mercati anche la nuova soluzione “Slip Tray” in confezione da 400g.

Si tratta del primo cestino ibrido in plastica R-Pet 100% con la parte in cartoncino che permette al consumatore finale di separare e quindi differenziare con grande facilità. Una novità che, oltre all’alleggerimento del peso del cestino, permette di valorizzare l’immagine del prodotto confezionato”.

“Per noi il termine sostenibilità assume molteplici significati: si parte dalle pratiche agro-ecologiche, con l’impiego di api e bombi che favoriscono l’impollinazione naturale e con il ricorso agli insetti utili capaci di annientare l’azione deleteria dei parassiti, per poi arrivare alla sostenibilità etica e sociale.

Rispettiamo l’ambiente non solo utilizzando coperture riciclabili negli impianti produttivi, ma anche usando impianti irrigui automatizzati con sonde di rilevamento dell’umidità, che, assieme all’uso di speciali pacciamature, consentono di salvaguardare la preziosa risorsa idrica ed evitare gli sprechi”.

“In tutti questi anni abbiamo creato rapporti stabili con i nostri collaboratori. La raccolta delle fragole è una delle fasi più delicate, un lavoro artigianale che oserei definire quasi sensoriale, frutto di formazione e tradizione. Oggi i figli dei nostri collaboratori lavorano con i nostri figli, intere generazioni che si susseguono instaurando rapporti che vanno oltre il mero lavoro”.

“Molta della manodopera proviene dalla Basilicata e dalla vicina Puglia; vi è anche la presenza di collaboratori provenienti dall’Africa e da Paesi dell’Est Europa, che sono stati formati e si sono stabilmente integrati in Italia. Per noi sostenibilità etica e sociale significa anche inclusione”.

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