Vini generici. Cia è contraria alla riduzione rese in Emilia Romagna

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BOLOGNA – Cia Emilia Romagna è fortemente contraria alla bozza di decreto del ministero uscita lo scorso 26 febbraio sulla riduzione delle rese sui vini generici.

“La riduzione delle rese dei vini generici – commenta Cristiano Fini, presidente Cia Emilia Romagna – deve essere stabilita dalle regioni in conferenza stato regioni, perché impatta in maniera diversa sui territori.

La bozza uscita ad inizio febbraio teneva conto di questo principio e andava bene, poi, il 26 febbraio scorso è uscita una nuova bozza, totalmente stravolta, che penalizzava la produzione di vini generici nella nostra regione.

INCOMPRENSIBILE DIETROFRONT

È incomprensibile questa marcia indietro, perché rischia di danneggiare fortemente i produttori locali in un mercato che, anche per effetto della pandemia, sta generando buone performance su vini di largo consumo, senza intaccare minimamente i vini a denominazione come i Doc.

I criteri del nuovo decreto devono tenere in considerazione le specificità produttive e commerciali dei vini generici tra i vari territori e, insieme alla Regione Emilia Romagna, faremo valere questo principio”.

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