Lotta al vettore per contrastare la diffusione della Xylella. Copagri plaude per il cambio di passo ma necessari gli indennizzi agli agricoltori salentini

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BARI – Nel corso dell’ultimo incontro in video con l’Osservatorio Fitosanitario, abbiamo potuto registrare la volontà di un cambio di passo. Lo ha dichiarato il presidente di Copagri Puglia Tommaso Battista, dimostrato in particolare, nella volontà di aumentare i controlli in alcune aree al fine di verificare la sussistenza delle condizioni previste dall’articolo 6 del reg. 201/2020.

EMERGENZA XYLELLA – Nel documento di Misure di lotta al vettore rappresentato dall’Osservatorio ci sono tuttavia alcune criticità che abbiamo voluto evidenziare. In particolare il documento non indica se il monitoraggio continuerà ad essere solo visivo.

Si ritiene necessario che i campionamenti prevedano un numero preminente di asintomatici. E’ acclarato che le piante sintomatiche hanno contratto l’infezione da almeno un anno.

Oltre al monitoraggio relativo all’avanzamento della XF, in questi anni si è compresa l’importanza che il vettore rappresenta per il propagarsi dell’infezione. Il suo costante monitoraggio è pertanto fondamentale per rendere efficace il contenimento dell’infezione.

Come suggerito, nel corso della riunione, è opportuno avviare un monitoraggio specifico sui nuovi impianti autorizzati in area infetta. I risultati possono aiutare per le scelte future, trattandosi di varietà tolleranti, la cui resistenza attualmente è stata solo osservata.

Come già riportato e richiesto più volte, continua Battista, è fondamentale che si eviti l’avanzamento dell’infezione rendendo efficace ed efficiente la lotta al vettore. Questa può essere assicurata solo attraverso un capillare monitoraggio con la pubblicazione di bollettini in base alla varie zone, senza escludere le aree indenni.

Crediamo fermamente nella necessità di attività di prevenzione nelle aree indenni. Si ritiene opportuno, per agevolare in una puntuale attività di controllo ed efficace lotta al vettore, coinvolgere le OP olivicole.

Le OP possono garantire la capillarità e la velocità di esecuzione delle attività su tutto il territorio regionale. Nello specifico, possono contribuire a monitorare il territorio sulla presenza del vettore, coordinandosi con gli Enti incaricati del monitoraggio del vettore. Puntare ancora una volta solo su interventi di repressione può rivelarsi inefficace e inutile, come l’evolversi dell’infezione ha dimostrato in questi anni.

Nel documento l’Osservatorio ha reso obbligatorio, nelle aree infette, le lavorazioni del terreno per contrastare gli stadi giovanili del vettore, e successivamente, effettuare due trattamenti fitosanitari per contrastare gli adulti del vettore stesso.

La Copagri, ribadisce Battista, ha sempre affermato che queste operazioni debbano essere obbligatorie anche per le aree indenni da xylella, tuttavia per le aziende che insistono in territori delimitati, considerato che ormai da anni non producono alcun reddito, risulta necessario sostenere con aiuti pubblici queste aziende per poter sostenere i costi derivanti dalle azioni rese obbligatorie per contrastare il diffondersi della Xylella.

Per quanto riguarda la possibilità di sostenere i maggiori costi che gli operatori sono tenuti a sostenere si ricorda che è possibile erogare “ Aiuti per i costi relativi alla prevenzione , controllo e all’eradicazione di epizoozie e organismi vegetali nocivi……..” (reg. 2014/C 204/01 G.U.UE del 1.7.2014 ). In coerenza con il reg, (UE) 2031/2016 conclude Battista.

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