Copagri Puglia: enoturismo, recepire normativa nazionale con delibera di giunta e istituire albo regionale

BARI – “Di fronte a un apparato legislativo che ha regolamentato l’enoturismo, considerato ai sensi della Legge 205/2017 quale attività agricola connessa ai sensi dell’articolo 215 del Codice Civile, appare inopportuno lavorare a un nuovo Disegno di legge regionale in materia, che rischierebbe di creare confusione tra gli operatori o, addirittura, di andare in contrasto con le norme vigenti a livello nazionale”.

Lo sottolinea la Copagri Puglia, il cui direttore Alfonso Guerra è intervento oggi in audizione davanti alla Commissione Industria, Commercio, Artigianato, Turismo e Industria Alberghiera, Agricoltura e Foreste, Pesca Professionale, Acquacoltura del Consiglio regionale.

“La legge nazionale che ha disciplinato l’attività enoturistica l’ha di fatto equiparata all’attività agrituristica, con le conseguenti agevolazioni fiscali previste per le attività connesse”, evidenzia il presidente della Copagri Puglia Tommaso Battista, ricordando che “già nel 2019 è stato pubblicato il decreto interministeriale che ha delineato le linee guide e gli standard minimi dell’enoturismo”.

“Al netto di ciò, appare più opportuno e auspicabile che la regione Puglia recepisca con una delibera di Giunta la legge nazionale sull’enoturismo, istituendo un apposito albo regionale, al pari di quello delle aziende agrituristiche, e si adoperi al contempo per promuovere la formazione teorica e pratica in favore delle aziende vitivinicole e degli addetti, così come lo stesso decreto demanda”, prosegue il presidente della Copagri Puglia.

“Sarebbe auspicabile, inoltre, che la Regione facesse propria in tempi rapidi la normativa nazionale, così come fatto da numerose altre regioni, quali ad esempio Toscana e Umbria, così da consentire a tutti i viticoltori pugliesi, fortemente penalizzati al pari dei colleghi di altri regioni dalla drammatica emergenza pandemica, di avere un’occasione per offrire ai turisti i vini pugliesi, offrendo in tal modo al settore un’opportunità di rilancio e di riscoperta delle produzioni locali e del territorio”, conclude Battista.

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