PAC, Rota (FAI-CISL): Risultato storico, dopo 60 anni riconosciuta clausola condizionalità sociale

ROMA – “Una vera PAC circolare quella approvata ieri dal Parlamento Europeo, in un voto che possiamo definire storico. Da oggi non si parla più solo di benessere ambientale e animale ma anche di equa retribuzione, di salute e sicurezza dei lavoratori. Una conquista sindacale per la quale ci siamo spesi tantissimo negli ultimi anni e che ora deve essere applicata concretamente”.

Così il Segretario Generale della Fai Cisl Onofrio Rota durante la conferenza stampa organizzata per commentare e approfondire il voto del Parlamento Europeo, che ha approvato definitivamente la struttura della nuova PAC 2023-2027.

“In Italia c’è un’occupazione agricola fragile, con salari bassi, soprattutto perché tante giornate di lavoro effettive non corrispondono a quelle riportate in busta paga – prosegue il sindacalista – Molti dei nostri lavoratori dovranno infatti ricorrere alla pensione sociale, ecco perché quella della condizionalità è una battaglia di civiltà che ora deve trovare una forte declinazione nel nostro Paese, soprattutto nei controlli serrati che rendano verificabile la piena attuazione delle norme. Un impegno concreto che anche il Ministro Patuanelli ha assunto fin da subito e per il quale lo ringraziamo rinnovando la piena disponibilità a collaborare su questo fronte. Attendiamo la ratifica definitiva dall’Agrifish del prossimo dicembre e poi lavoriamo tutti insieme perché questi principi diventino diritti reali dei lavoratori, già dal 1 gennaio 2023” conclude Rota.

Il lavoro, nella nuova PAC, si articola in tre principali direttive; la UE 2019/1152 che riguarda le condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili, la direttiva quadro 89/391/CEE per l’attuazione di misure atte a promuovere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e la 2009/104/CEE dei requisiti minimi, sempre relativi a salute e sicurezza, per l’uso delle attrezzature di lavoro.

Presenti alla conferenza stampa i tre segretari di Fai, Flai e Uila Rota, Mininni e Mantegezza, con gli europarlamentari Paolo De Castro e Pina Picierno coordinatore e relatrice alla Comagri del gruppo S&D al Parlamento Europeo e il segretario generale aggiunto di Effat, Enrico Somaglia.

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