PAC. La Francia ha concluso il suo Piano strategico nazionale (PSN): ora agricoltori francesi potranno pianificare coltivazioni

Cultures intermédiaires entre blé et soja. FEADER : mesures agroenvironnementales destinées à promouvoir des pratiques agricoles innovantes et respectueuses de l'environnement.

ROMA – Mentre la nuova Politica Agricola Comune (PAC) dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2023, il ministro dell’agricoltura francese, Marc Fesneau, annuncia la fine dei negoziati con la Commissione europea sul Piano strategico nazionale francese.

L’ultimo punto di trattativa relativo al buono stato agroambientale (BCAA) n°7. Questo passaggio è stato necessario per poter sottoporre il PSN a una rapida convalida da parte della Commissione e, quindi, dare visibilità agli agricoltori che iniziano la semina questo mese di agosto.

Il 1° luglio Marc Fesneau, ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare, ha presentato agli stakeholder, dopo una consultazione con loro e un primo negoziato con la Commissione europea, le sue decisioni sui punti penzolanti del PSN e la proposta francese rivista sulle BCAA n. °7 relativo alla rotazione delle colture o alle sue alternative come la diversificazione delle colture.

Dalla prima settimana di luglio sono proseguiti i negoziati con la Commissione sulle BCAA 7 al fine di ottenere un sistema efficace che concilia valore aggiunto ambientale e semplicità di attuazione per gli agricoltori. Ne è derivato un accordo per definire le BCAA 7 che saranno attuate nel quadro della nuova PAC e nel rispetto degli impegni della Francia.

La conclusione di questa trattativa permette anche di finalizzare gli scambi con la Commissione Europea, e quindi di ottenere la validazione del PSN francese, nel rispetto del programma di semina svolto dagli allevatori. Ricordiamo che il processo di costruzione della nuova politica agricola comune è iniziato nell’ottobre 2020 con un’ampia fase di consultazione pubblica a livello francese ed europeo. Sono stati condotti numerosi punti di consultazione e relazioni periodiche sullo stato di avanzamento con le parti interessate, per consentire un’applicazione efficiente ed efficace della nuova PAC a partire dal 1 gennaio 2023.

Per Marc Fesneau, Ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare: “Sono felice di poter annunciare la finalizzazione del piano strategico nazionale nei tempi che ci eravamo prefissati e dopo la consultazione e il proficuo dialogo con tutte le parti interessate. L’accordo raggiunto sulle BCAA n. 7 consente agli agricoltori di pianificare serenamente la semina a partire da quest’estate, grazie a un provvedimento più agile, più adatto ai territori, offrendo maggiore flessibilità alle aziende agricole che fanno affidamento, il più delle volte, su una rotazione delle colture”.

Sulle disposizioni relative al BCAE7, sarà necessario  :

  • che ogni anno, su almeno il 35% della superficie coltivata in pieno campo (seminativi escluse le aree erbose, foraggi erbacei e maggese), la coltura principale [1] differisca dalla coltura dell’anno precedente, oppure che una coltura invernale la copertura è posizionata;
  • e che dal 2025 , su ciascun appezzamento , si osservi, nella campagna in corso e nelle tre precedenti, almeno due diverse colture principali 1 , o che ogni anno sia stata presente una copertura invernale [2] .

Verrà predisposta una sistemazione alternativa per alcune aree composte da suoli ricchi e fertili, di alluvione argilloso o argilloso, e soggette ad allagamento dovuto all’innalzamento delle falde acquifere. In queste aree saranno necessari 3 punti per la diversificazione delle colture [3] .

Ricordiamo che la Francia attiverà anche le deroghe previste dalla normativa europea, per gli allevamenti che rientrano in una delle quattro categorie:

  • operazione interamente in agricoltura biologica;
  • azienda agricola con superficie di seminativo inferiore a 10 ha (indipendentemente dalla superficie totale dell’azienda);
  • azienda la cui quota nella SAU di pascoli permanenti, pascoli temporanei e incolti supera il 75%;
  • azienda agricola la cui quota di superficie a seminativo delle praterie (prati temporanei e foraggi erbacei) e delle aree leguminose supera il 75%.

Foto del Ministero Agricoltura francese

Informazione pubblicitaria