Cancer Plan. Le reazioni positive del mondo del vino, da Federvini a Uiv, passando per il Movimento Tursimo del Vino

ROMA – Continuano le reazioni positive alla decisione dell’UE di accogliere gli emendamenti promossi dagli eurodeputati De Castro e Dorfmann circa il piano presentato dal Beca e votato ieri a Strasburgo. A partire dal Sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio. “Ha prevalso il buon senso. C’è una profonda differenza fra abuso e consumo moderato e responsabile. Ci siamo opposti da subito al messaggio del no safe level, dell’assenza di un livello di sicurezza nel consumo di alcol”. “Il vino in particolare è cultura, socialità, racconta e rende unici i nostri territori, fa parte della nostra storia e della Dieta Mediterranea – prosegue il sottosegretario -. Combattere il cancro è senz’altro una priorità di tutti, ma la salute non si tutela demonizzando un settore o un singolo prodotto che è legato alla cultura e allo stile di vita dell’Italia così come di altri paesi europei”.

Bene anche per Unione Italiana Vini (Uiv). “Gli emendamenti apportati oggi dal Parlamento europeo rendono più equilibrato un documento, quello sul Cancer plan, che il mondo del vino ritiene fondamentale per arginare la malattia del secolo. Ringraziamo i deputati italiani per l’attenzione prestata, per la capacità di ascolto e di sintesi, nonché per il lavoro di squadra a prescindere dagli schieramenti, dimostrati anche con emendamenti ‘chirurgici’ che di fatto rendono parziale giustizia al buon senso, al mondo del vino e ai suoi consumatori moderati”. È il commento del segretario generale di Unione italiana vini (Uiv), Paolo Castelletti, in merito al voto, rilasciato questa mattina a Strasburgo, sugli emendamenti relativi al piano anticancro del Parlamento europeo, che attende oggi l’esito sul documento finale.

“Ha vinto la ragionevolezza e il buon senso. Siamo lieti che il Parlamento Europeo abbia accolto le istanze che volevamo ribadire, introducendo dei miglioramenti tesi a costruire un testo più equilibrato, che faccia la dovuta distinzione fra consumo e abuso di bevande alcoliche” – dichiara Micaela Pallini, Presidente di Federvini –. Una nota di plauso particolare va rivolta ai parlamentari italiani che hanno rappresentato la spina dorsale del gruppo, che ha presentato e fatto approvare le modifiche volute fortemente dall’Italia. Voglio sottolineare che senza il ruolo dei parlamentari italiani che si sono spesi nei giorni scorsi affinché prevalesse l’equilibrio, promuovendo gli emendamenti, prima, e sostenendoli con un voto a maggioranza poi, non ci sarebbe stato questo risultato”.

La FIVI, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, si ritiene soddisfatta delle modifiche alla relazione sul piano di azione anti-cancro approvate ieri sera dall’Europarlamento. “I Vignaioli Indipendenti – commenta Matilde Poggi, Presidente di FIVI – sono sempre stati in prima linea nella promozione di un consumo attento e sano del vino, comunicando moderazione e combattendone l’abuso. Crediamo che l’educazione sia sempre il mezzo migliore per incoraggiare le persone a osservare comportamenti adeguati, non la repressione. Il vino è nella tradizione e nella cultura dei popoli e fa parte di una filiera che tiene vivo il mondo rurale e ne contribuisce allo sviluppo: tutelarlo è fondamentale. Per questo ci teniamo a ringraziare gli europarlamentari italiani, che rimanendo solidamente compatti sono riusciti a portare avanti le istanze della filiera nazionale: è soprattutto grazie a loro se a Strasburgo si è ottenuto questo risultato”.

Anche le associazioni legate alla promozione del vino si erano riunite nel cosiddetto “Patto di Spello” (Associazione Nazionale Città del Vino, Associazione Nazionale Città dell’Olio, Movimento Turismo del Vino, Movimento Turismo dell’Olio, Federazione italiana delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori, Unione Italiana Vini)  inviando una lettera congiunta a sostegno della posizione del vino italiano.  “Accogliamo con viva soddisfazione l’importante esito favorevole del voto in plenaria del Rapporto della Commissione speciale del Parlamento europeo per la lotta contro il cancro (BECA) sul rafforzamento delle strategie dell’Europa nel combattere la malattia – sottolinea Nicola D’Auria, Presidente del Movimento Turismo del Vino – E’ stata fatta chiarezza sulla netta distinzione tra consumo moderato e consapevole del vino e abuso di alcol”.

 

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