Trattori e macchine agricole, mercato mondiale da record nel 2021. FederUnacoma: Italia a +20%, valore 13,7 mld euro

VERONA – Il mercato mondiale delle macchine agricole prosegue la sua fase positiva.

Le vendite di trattrici – che già nel 2020, in piena crisi pandemica, avevano registrato un incremento a livello globale del 7,7% toccando quota 2.200.000 unità – registrano nel 2021 ulteriori incrementi in tutti i principali Paesi, così come evidenziato nella conferenza stampa FederUnacoma che si è tenuta a Verona nel contesto di Fieragricola.

Gli Stati Uniti chiudono l’anno – secondo i dati pubblicati dall’associazione nazionale dei costruttori AEM – con un totale di 318 mila trattrici immatricolate, con una crescita di oltre il 10% rispetto alle 288 mila dell’anno precedente, mentre il mercato indiano consolida il suo primato in termini di unità vendute superando quota 900 mila, con un incremento del 13%. Livelli elevati dovrebbe aver raggiunto il mercato cinese, per il quale non sono ancora disponibili i dati finali 2021 ma che già nel 2020 aveva registrato un incremento record (+47% a fronte di 470 mila unità vendute).

In attivo anche il mercato europeo, che – secondo i dati diffusi dal Comitato europeo dei costruttori CEMA – segna un incremento medio del 16,6%, in ragione di quasi 180 mila unità immatricolate contro le 154 mila dell’anno precedente. Francia e Germania si confermano i mercati più consistenti nello scenario europeo, con rispettivamente 36 mila e 35 mila unità, con percentuali d’incremento del 9,2% e dell’8,8%. La Spagna si attesta sulle 11.700 unità (+9,3%), il Regno Unito sulle 14 mila (+18%), mentre spicca la Polonia registrando un attivo di quasi il 43% in ragione di 20.200 macchine immatricolate, sulla spinta dei finanziamenti per i Piani di sviluppo agricolo attivi nel Paese. Fra i mercati emergenti si segnala quello della Turchia, in ripresa dopo la crisi economica degli ultimi anni, che balza a 64 mila unità, con una crescita del 33% rispetto all’anno precedente.

L’Italia chiude l’anno con incrementi per le trattrici nettamente superiori alla media europea, pari a 36,6% in ragione di 24.400 unità. All’origine di questo buon andamento – ha spiegato Malavolti nel corso della conferenza – ci sono varie ragioni tra le quali il positivo bilancio dell’annata agraria per quanto riguarda i cereali, e il sistema di incentivi che in molti Paesi è stato attivato per il sostegno al settore primario e per la ripresa dopo la crisi pandemica.

Il positivo risultato a livello globale favorisce le nostre esportazioni – non soltanto di trattrici ma anche di macchine agricole operatrici, attrezzature e componentistica – che segnano nell’anno incrementi consistenti. Negli undici mesi da gennaio a novembre – secondo i dati ISTAT – le vendite all’estero di trattrici italiane mostrano un incremento in valore del 20,8%, e le altre macchine agricole un incremento di poco inferiore al 20%, per un export complessivo in crescita del 20%.

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Quanto all’andamento complessivo delle nostre esportazioni va rilevato come questo abbia subito – a causa della crescita dei costi di produzione industriale – una flessione nella seconda parte dell’anno rispetto alla prima, sia pure mantenendo indici positivi (nella prima parte dell’anno l’export di trattrici era salito del 57%, mentre a fine anno risulta come detto intorno al 20%). Ciò si riflette sulla produzione delle nostre industrie, che al buon andamento del mercato nazionale hanno sommato il buon andamento dei mercati esteri, e che stimano una crescita complessiva del fatturato nell’anno in corso intorno al 19% (riferito a trattrici, macchine operatrici, attrezzature agricole, macchine per il giardinaggio e la cura del verde e componenti), passando dagli 11,5 miliardi del 2020 a 13,7 miliardi stimati per il 2021. Le indagini previsionali per il 2022 formulate ad inizio anno indicavano incrementi di fatturato in Europa nei primi sei mesi, ma la crisi militare Russo-Ucraina si impone oggi come una variabile molto influente per l’economia nel suo insieme, con effetti ancora difficili da misurare.

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