Vino. A Roma la seconda edizione di Vini Selvaggi, la fiera indipendente dei vini naturali

ROMA – Sta per arrivare la nuova edizione di  Vini Selvaggi, la Fiera indipendente dei vini naturali che raccoglie oltre 80 produttori. Il 13 e 14 Marzo 2022 tutti gli appassionati di buon vino potranno assaggiare oltre 600 etichette provenienti da Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Ucraina. Quest’anno Vini Selvaggi si svolgerà nell’ampia location di Spazio Novecento nel quartiere Eur e, rispetto all’edizione precedente, vedrà la presenza di un maggior numero di cantine, sidrerie artigianali, birrifici e distillerie. Anche la parte gastronomica della manifestazione sarà più sviluppata grazie alla presenza di produttori di alimenti biologici.

La Fiera Vini Selvaggi è organizzata da Solovino Enoteca Naturale – dal 2018 enoteca di vino naturale e store online di Lorenzo Macinanti e Giulia Arimattei nel quartiere Prati/Trionfale – e da Francesco Testa, esperto selezionatore di vini spagnoli, che produce vino in Galizia con la sua cantina Pequena Adega Romana. Vini Selvaggi vuole promuovere la conoscenza di un nuovo modo di bere, responsabile e autentico, basato sull’impegno dei piccoli produttori vitivinicoli il cui comune denominatore è la vinificazione naturale e l’attenzione a un’agricoltura sostenibile. L’obiettivo è proprio quello di portare nel bicchiere una spremuta di territorio senza artifici, lontano dall’omologazione del gusto perfetto dettato dalle mode.

“Negli ultimi anni incontriamo sempre più aziende che abbracciano un’agricoltura pulita e l’approccio “a basso intervento” della vinificazione naturale. Vini Selvaggi cerca di incoraggiare i produttori di vino a percorrere questa strada, non scevra da insidie, ma che porta ad un “vino vivo”, una spremuta di territorio, cui le nuove generazioni guardano con sempre più entusiasmo. Nei nostri continui viaggi nel resto d’Europa, notiamo come questo trend sia in forte crescita, soprattutto nelle generazioni che non hanno il background del vino convenzionale. Questo significa che in assenza di punti di riferimento imposti dal mercato, il vino “naturale” è l’unico vino possibile” dichiarano gli organizzatori.

Oltre alle circa 600 etichette in degustazione, domenica 13 marzo sarà possibile partecipare a due laboratori presentati da Matteo Gallello, divulgatore e narratore. Focus inoltre sui Colli piacentini con un dialogo con Elena Pantaleoni. La viticoltura, sui Colli piacentini, ha origini lontane ed è profondamente legata alla geomorfologia di quattro vallate principali: Val d’Arda, Val Nure, Val Trebbia e Val Tidone. Si tratta di luoghi fortemente vocati che restituiscono vini di grande intensità grazie ai suoli caratteristici e a vitigni di talento come la malvasia aromatica di Candia, la barbera e la bonarda. Insieme a Elena Pantaleoni, proprietaria de La Stoppa, verrà tracciato un percorso che include cultura del territorio, storia e prospettive. Otto i vini in assaggio.

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